Proseguono a 360° le indagini circa la scomparsa del cerignolano Gennaro Fiscarelli, che è uscito di casa sabato scorso senza farvi più ritorno. Il caso si è complicato con il ritrovamento del suo telefono e dell’auto, una Fiat Bravo, completamente carbonizzata in contrada Scarrafone, una zona di campagna. L’auto è stata rinvenuta distrutta dalle fiamme e le autorità stanno ora indagando sulle circostanze della scomparsa. Gli inquirenti non escludono alcuna possibilità, compresa quella che possa trattarsi di un caso di lupara bianca – omicidio di mafia che prevede l’occultamento del corpo di una persona assassinata.
La madre di Gennaro ha formalizzato la denuncia di scomparsa il 7 ottobre, lo stesso giorno in cui il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, ha attivato il Centro Operativo Comunale per le ricerche del giovane. Il Comune ha diffuso un appello sui social, invitando chiunque abbia informazioni utili a contattare i servizi di emergenza.
Leggi anche: Davide Piccinali, scomparso medico specializzando al San Raffaele di Milano
Le ricerche coinvolgono una vasta gamma di forze, inclusi i Vigili del fuoco, Carabinieri, Polizia e volontari della protezione civile. Sono in corso operazioni con l’ausilio di unità cinofile e personale specializzato, ma non si esclude alcuna pista, nemmeno quella dell’allontanamento volontario. Ieri gli uomini della Sis dell’Arma dei Carabinieri hanno rinvenuto, a circa cento metri dall’abitazione del 32enne, una vistosa macchia di sangue sull’asfalto. La Scientifica dovrà accertare se le tracce ematiche appartengono o meno al giovane.
Secondo le informazioni disponibili, Gennaro era uscito la sera del 5 ottobre con un amico e aveva partecipato a un evento locale chiamato “Notte dello sport”. Le sue tracce si sono perse dopo che ha salutato l’amico, prima di rientrare a casa.