Vai al contenuto

Campi Flegrei, al via l’esercitazione con i cittadini: quando e tutti i dettagli

Pubblicato: 09/10/2024 21:07

Si è aperta oggi, mercoledì 9 ottobre, l’esercitazione “Exe Flegrei 2024″, un’importante iniziativa di prevenzione che simula la risposta a un’eventuale eruzione vulcanica dei Campi Flegrei, un’area densamente abitata alle porte di Napoli. Lo scopo dell’operazione è testare l’efficacia dei piani di evacuazione e migliorare la preparazione della popolazione locale e delle autorità di fronte a una possibile crisi vulcanica.
Leggi anche: Campi Flegrei, il prof americano Bodnar: “Buchiamo il sottosuolo, è una tecnica sicura”

La zona interessata dall’esercitazione

Il test coinvolge i quartieri di Napoli che rientrano nella cosiddetta “zona rossa”, ovvero Bagnoli, Chiaiano, Fuorigrotta e Soccavo, oltre ai comuni limitrofi di Bacoli, Monte di Procida, Quarto, Pozzuoli, Giugliano in Campania e Marano. Questa area è particolarmente esposta al rischio vulcanico, poiché i Campi Flegrei sono una caldera attiva che si estende per circa 20 chilometri, con una storia di eruzioni esplosive e fenomeni geotermici che potrebbero mettere in pericolo la vita di centinaia di migliaia di persone.

Obiettivi e sviluppo dell’esercitazione

L’esercitazione, organizzata in più fasi, è iniziata oggi con la riunione della Commissione Grandi Rischi e prevede l’attivazione progressiva del Sistema di Protezione Civile per simulare l’aggravarsi dello scenario vulcanico. L’obiettivo principale è migliorare l’efficacia delle procedure di evacuazione, testare le capacità operative delle istituzioni coinvolte e sensibilizzare i cittadini sull’importanza della preparazione in caso di emergenza.

Giovedì 10 ottobre, il test entrerà in una fase più critica, con la simulazione di un incremento dell’attività vulcanica che porterà al passaggio al livello di allerta arancione. In questa fase, verranno attivate diverse pianificazioni per garantire il coordinamento tra le autorità sanitarie, le forze dell’ordine, le Forze armate e gli esperti dell’Ingv, coinvolti nel monitoraggio e nella gestione della crisi.

Il giorno seguente, venerdì 11 ottobre, l’esercitazione simulerà uno scenario di pre-eruzione, con il coinvolgimento di tutti i settori della Protezione Civile, incluso quello dedicato alla protezione dei beni culturali. Saranno inoltre testate le procedure di evacuazione autonoma per i residenti in zona rossa che dispongono di una seconda casa, sebbene la popolazione non sarà fisicamente coinvolta in questa fase.

Il culmine dell’esercitazione: sabato 12 ottobre

Il momento più significativo dell’esercitazione avverrà sabato 12 ottobre, quando verrà simulata l’evacuazione assistita della popolazione dai sette comuni interessati. La simulazione si attiverà attraverso l’invio di un messaggio di test, denominato “IT-alert TEST”, che informerà i residenti di un potenziale rischio vulcanico. L’operazione prevede l’allontanamento dei cittadini dalle aree di attesa alle aree di incontro mediante l’uso di autobus messi a disposizione dalla Regione Campania. Tuttavia, il trasferimento effettivo nelle regioni e province autonome gemellate sarà simulato solo a livello di “posti di comando”, senza coinvolgere fisicamente le persone.

L’importanza della partecipazione e della prevenzione

Le autorità locali stanno incoraggiando i cittadini a partecipare attivamente all’esercitazione, sottolineando l’importanza di essere preparati a un evento potenzialmente catastrofico. Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha invitato i residenti a prendere parte all’iniziativa, ricordando che la prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio e i danni in caso di emergenza.

Come spiegato dal direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Mauro Di Vito, “l’attività di prevenzione è essenziale, soprattutto in una zona come i Campi Flegrei, dove un’eventuale eruzione potrebbe generare flussi di cenere e gas su un’ampia area. È importante che i cittadini siano consapevoli del rischio e sappiano come comportarsi.”

Un test per migliorare la sicurezza

L’esercitazione “Exe Flegrei 2024” rappresenta un passo cruciale nella preparazione della popolazione e delle istituzioni alla gestione di una crisi vulcanica. In un’area come quella dei Campi Flegrei, caratterizzata da un’attività sismica e vulcanica costante, la pianificazione e la simulazione di emergenze possono fare la differenza tra la vita e la morte, garantendo che le procedure di evacuazione siano messe in atto rapidamente e in modo efficiente.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 11/10/2024 10:14

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure