Vai al contenuto

Consulta, l’ira di Meloni dopo la mancata elezione: “Almeno 20 voti mancanti”, caccia ai traditori

Pubblicato: 09/10/2024 08:07

Pochi istanti prima della sentenza, Luca Ciriani si concentra, quasi in preghiera, dinanzi all’ingresso dell’Aula di Montecitorio. Alle sue spalle, si accumulano giornate e notti difficili, caratterizzate da chat compromettenti, sospetti e accuse reciproche. I cronisti incalzano il ministro, chiedendogli se l’elezione del giudice mancante per la Consulta rappresenti una battuta d’arresto per Giorgia Meloni. Con le mani unite, Ciriani continua a sperare in un colpo di scena: «Se la maggioranza ha votato compatta, ad eccezione di chi è malato o in missione, per noi è un segnale positivo…».

Poco dopo, i risultati del voto rivelano che il «segnale» è stato fornito dalle opposizioni. La mancanza di 40 voti risulta essere un duro colpo inflitto da Pd, M5S, centristi e sinistra, che, unendo le forze, hanno costretto la destra a fare ricorso alla scheda bianca per evitare di compromettere la candidatura di Francesco Saverio Marini. Anche se per le opposizioni egli è un soggetto che presenta un grave conflitto di interessi, la premier continua a insistere per farlo entrare in Consulta, non mostrando segni di cedimento. Senza raggiungere la maggioranza qualificata necessaria, sarebbe costretta a trattare con le opposizioni, ma le sue fonti lasciano intendere che stia considerando una strategia che prevede votazioni ripetute, anche una a settimana. Tuttavia, la posizione di Marini è vulnerabile e uno dei suoi colleghi interpella Sisto: «Sei tu il prossimo a riprovare?». Il viceministro della Giustizia, già in difficoltà in passato, si tira indietro: «Assolutamente no!». Giovanni Donzelli è infuriato. «Che pessima figura, onorevole. Vi siete confusi nei calcoli?». «La pessima figura l’hanno fatta le opposizioni, che non riescono a trovare un nome su cui concordare», ribatte. E voi, avete rintracciato il «traditore» che ha rivelato le chat con la premier? «Non mi interessa quello che accade dietro le quinte».

Davanti al punto di ristoro, un dirigente di FdI alza il tono e picchia duro: «Dobbiamo nominare qualcuno che condivida le idee di Schlein? Marini non è un demonio solo perché lavora con Meloni. Loro vogliono ostacolare la democrazia. Noi avremmo potuto prendere misure straordinarie, ma…». Le misure straordinarie sono state adottate, ma l’operazione è stata sventata da una «talpa» che ha rivelato i piani di Meloni a seguito di una violazione delle comunicazioni di FdI. L’accusa nei confronti dei suoi, «molto più di pochi meriterebbero di andarsene», continua a colpirli. È in questo clima teso che deputati e senatori si riuniscono nella Camera alle 12:30. Andrea Crippa, esponente di rilievo della Lega, cerca di deviare l’attenzione: «La scheda bianca? Si dice sempre, ma poi non accade». Eppure è accaduto, mentre Crippa e molti dei suoi compagni come Salvini e Borgonzoni non partecipano al voto. Giorgetti e Bossi, assenti giustificati, contribuiranno a creare un problema politico per la Lega: i voti mancanti sono 12, il doppio dei 6 attesi. Messaggi criptici ai partner-alternativi? È il giorno del sospetto, e in politica i numeri parlano chiaro.

Giorgia Meloni avrebbe persino abbandonato Palazzo Chigi per sostenere la vittoria di Marini, se fosse sembrata a portata di mano. Ma quando le istruzioni sono state di inserire schede bianche, anche figure di rilievo come Fazzolari e Santanché hanno disertato, pur essendo presenti in aula. Non hanno votato nemmeno Gardini, Pierro e Fitto, il quale era in missione a Bruxelles, mentre Leo è giunto da un ospedale troppo tardi. A sinistra si fanno insinuazioni riguardanti un presunto accordo tra Meloni e Giuseppe Conte per la Rai; tuttavia, il leader del M5S respinge le voci come «ricostruzioni infondate. L’operazione è naufragata, ci hanno lasciato affrontare le loro ansie nel cercare i «traditori» all’interno di FdI».

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure