Il conto alla rovescia per la stabilità del governo laburista di Keir Starmer è iniziato, e i segnali di crisi si fanno sempre più evidenti. Un recente sondaggio condotto dall’agenzia demoscopica More in Common, tra il 5 e il 7 ottobre su un campione di oltre 2.000 britannici, ha rivelato un drammatico calo di consensi per il partito del Premier, che ha visto il suo vantaggio iniziale di dieci punti sui conservatori ridursi a un solo punto percentuale. Dallo storico trionfo del 4 luglio, quando il Labour aveva ottenuto il 33,7% dei voti, il clima politico è cambiato radicalmente, sollevando interrogativi sul futuro di Starmer e del suo governo.
Le Cause della Caduta dei Consensi
Il sondaggio ha evidenziato che il Labour è sceso al 29% delle preferenze, appena un punto sopra il 28% dei conservatori. Questo cambiamento nei sondaggi è accompagnato da manovre politiche che hanno creato malcontento tra i cittadini, come l’abolizione dei sussidi ai pensionati per il carburante e le minacce di misure fiscali severe per i contribuenti più ricchi.
Provvedimenti che non solo hanno infastidito le classi meno abbienti, ma hanno anche sollevato preoccupazioni tra i ceti più agiati, aumentando l’ansia e la frustrazione sociale in un periodo già difficile. Con un quadro politico così incerto, il futuro di Keir Starmer appare in bilico. Se il Labour non riuscirà a trovare un modo per rimediare e a presentare una manovra economica convincente entro la fine del mese, il partito potrebbe trovarsi in una situazione ancora più precaria, alimentando voci su possibili sostituti per la leadership.
L’Ascesa dei Sovranisti di Farage
Lo straordinario successo di Nigel Farage
Nel frattempo, il crescente successo dei sovranisti guidati da Nigel Farage rappresenta un segnale preoccupante per i partiti tradizionali. Il partito del fautore della Brexit ha saputo capitalizzare il malcontento popolare verso l’establishment politico, e sta guadagnando terreno in modo sorprendente, tanto da avere staccato i Liberal. Ora quello di Farage è il terzo partito nel Paese, con un risultato storico del 19% delle preferenze fra gli elettori.
Questa ondata di consensi non è un caso isolato: anche in Francia, il Rassemblement National di Marine Le Pen continua a crescere nei sondaggi, così come l’estrema destra di AfD in Germania. L’avanzata di queste forze sovraniste, accomunate da un forte nazionalismo e da politiche anti-immigrazione, sta mettendo sotto pressione i governi centristi in tutta Europa, segnando una fase di ristrutturazione politica che potrebbe avere conseguenze di vasta portata.