L’uragano Milton si avvicina pericolosamente alla Florida, e l’allarme tra la popolazione è ai massimi livelli. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha lanciato un appello diretto ai residenti nelle zone più esposte: “Ascoltate le autorità e, se dovete evacuare, fatelo ora. È una questione di vita o di morte”. Il monito è stato ribadito anche dalla vicepresidente Kamala Harris, che ha sottolineato il potenziale devastante della tempesta, definendola “la tempesta del secolo”.
Evacuazioni e preparativi in corso
Le autorità locali e federali hanno ordinato l’evacuazione obbligatoria di circa 5,9 milioni di persone, soprattutto nelle aree costiere e a rischio di inondazione. Tuttavia, non è ancora chiaro quanti abbiano effettivamente lasciato le loro case. L’esodo è iniziato già da giorni, con lunghe code in autostrada e stazioni di servizio che hanno esaurito le scorte di carburante. Per molti, il timore è che l’evacuazione possa significare un lungo periodo lontano dalle proprie abitazioni, mentre altri sono convinti che l’allarme sia eccessivo.
Le autorità avvertono: “Milton non è un uragano come gli altri”
In un intervento deciso, il sindaco di Tampa, Jane Castor, ha messo in guardia i cittadini che scelgono di restare: “Chi resta nelle case a un piano sta praticamente scegliendo di mettersi in una bara“. Il rischio maggiore è rappresentato dalle mareggiate, che potrebbero raggiungere altezze di 4,7 metri, molto superiori a quelle causate dall’uragano Helene di due settimane fa. Milton è previsto che tocchi terra come un uragano di categoria 3 o 4, con venti che superano i 200 km/h e piogge torrenziali, prima di attraversare la penisola della Florida e indebolirsi a categoria 1.
Impatti potenzialmente devastanti
Se l’uragano dovesse colpire direttamente Tampa come una tempesta di categoria 3 o superiore, le perdite economiche potrebbero essere drammatiche, con stime che variano tra i 50 e i 75 miliardi di dollari. Un impatto paragonabile a quello dell’uragano Ian nel 2022, che causò danni per circa 50 miliardi, o a quello ancora più devastante di Katrina, che superò i 100 miliardi di dollari in danni. Le previsioni parlano di un impatto su larga scala, dal Golfo del Messico all’Oceano Atlantico, con rischio di inondazioni, tornado e danni significativi alle infrastrutture.
Preparativi e coprifuoco nelle zone a rischio
Nonostante l’imminente arrivo della tempesta, molti rifugi approntati per accogliere gli evacuati hanno ancora posti disponibili. Le autorità stanno esortando chi è ancora indeciso a raggiungere rapidamente queste strutture, poiché in molte aree è in vigore il coprifuoco, riducendo ulteriormente le opportunità di movimento. A Tampa, nonostante la pioggia battente, ci sono ancora auto in circolazione, anche se negozi e attività sono chiusi in previsione dell’impatto.
Decisioni controverse: i detenuti non saranno evacuati
Una delle scelte più controverse è quella relativa alle carceri. Alcuni istituti, come la prigione statale di Manatee, situata in una zona di evacuazione obbligatoria, hanno deciso di non trasferire i detenuti, una decisione che ha suscitato non poche polemiche. Le preoccupazioni riguardano la sicurezza dei detenuti e del personale carcerario, data la potenziale forza distruttiva della tempesta.
Il governatore DeSantis: “Prepariamoci al peggio”
Il governatore della Florida, Ron DeSantis, ha messo in guardia i cittadini, sottolineando che, nonostante le speranze di un indebolimento di Milton prima dell’impatto, l’uragano resterà comunque una minaccia potente per lo Stato. “Milton darà un colpo duro alla Florida. Prepariamoci al peggio e speriamo per il meglio”, ha dichiarato DeSantis, invitando tutti a prendere sul serio l’allerta e a seguire le indicazioni della Protezione Civile.
L’uragano Milton rappresenta una minaccia seria per la Florida, e le prossime ore saranno cruciali per valutare la traiettoria finale della tempesta e l’impatto che avrà sulle vite di milioni di persone. Le autorità continuano a monitorare la situazione con attenzione, mentre l’intero Stato si prepara ad affrontare l’arrivo di una delle tempeste più potenti degli ultimi anni.