
Una tragedia immensa ha colpito una famiglia di Sestri Levante. All’alba, una neonata di soli 20 giorni è morta nella sua culla, nonostante i disperati tentativi del papà di rianimarla, guidato al telefono dagli operatori del 118. “Non respira più”, queste le parole strazianti dell’uomo durante la chiamata, intorno alle sei del mattino.
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La telefonata disperata del papà al 118: “Non respira più”
Il papà, allarmato dal fatto che la piccola non respirava, ha subito contattato i soccorsi. Al telefono, gli operatori sanitari hanno cercato di guidarlo nelle manovre di rianimazione mentre l’automedica era in arrivo. Pochi minuti dopo, i medici sono arrivati sul posto e hanno continuato i tentativi di rianimazione neonatale, ma per la bimba non c’è stato nulla da fare. Alle 6:35, i sanitari hanno dichiarato la morte della piccola, probabilmente a causa della Sids, la cosiddetta “morte in culla”.
La piccola era nata solo il 10 settembre a Lavagna. La comunità è sconvolta e il dolore della famiglia è indescrivibile. La Direzione Aziendale dell’Asl 4 ha espresso il proprio cordoglio e vicinanza alla famiglia, affermando: “Siamo profondamente colpiti da questa tragedia. Siamo vicini alla famiglia in questo momento di immenso dolore.”
La sindrome della morte in culla
Il caso è stato subito segnalato all’Ospedale Gaslini di Genova, come previsto dai protocolli per i casi di sospetta Sids, una sindrome che colpisce neonati apparentemente sani, e che rappresenta una delle principali cause di morte nel primo anno di vita. Giovanni Andreoli, Direttore Sanitario, ha spiegato: “La Sids è più frequente tra uno e cinque mesi e riguarda circa un caso su duemila in Italia”. Un dramma che lascia tutti senza parole.