
Un vero e proprio terremoto sta devastando la più nota agenzia di intelligence americana. Uno scandalo che negli Stati Uniti è stato definito il #MeToo della Cia. Decine di donne, infatti, hanno denunciato alcuni agenti dell’agenzia accusandoli di stupri e molestie, e hanno portato alla luce un sistema oscuro all’interno dell’organizzazione.
Le rivelazioni sono state rese pubbliche dal canale Cnn, e sono tratte da un report di 600 pagine stilato dall’ispettore generale dell’agenzia, che evidenzia gravi falle nel sistema di controllo interno. Si tratta di un evento senza precedenti, che potrebbe avere gravissime conseguenze.
Agenti della CIA accusati di stupri seriali
Le denunce, come ha spiegato la Cnn, sono state presentate da decine di donne che hanno testimoniato, in alcuni casi segretamente, davanti alle commissioni del Congresso e alle corti di Washington e della Virginia. Alcuni agenti della Cia sono stati accusati di avere drogato le vittime, per poi fotografarle nude e infine stuprarle.

In un caso emblematico, un agente si è presentato armato a casa di una donna, costringendola a un rapporto sessuale. Questi episodi hanno alimentato il cosiddetto #MeToo della CIA, uno scandalo che in queste ore sta montando in tutti gli Stati Uniti.
Il caso di Brian Jeffrey Raymond: un predatore seriale
Uno dei casi più clamorosi riguarda Brian Jeffrey Raymond, ex agente della CIA, condannato a 30 anni di prigione il mese scorso. Raymond, descritto come una persona affabile ed elegante, si è rivelato un predatore seriale che ha terrorizzato donne dal 2006, sia negli Stati Uniti che in Paesi come Messico e Perù, dove lavorava per il Pentagono.
Utilizzando app di incontri come Tinder, l’ex agente attirava le sue vittime nel suo appartamento, drogandole e abusandone sessualmente mentre erano incoscienti. Le vittime hanno raccontato di essere state fotografate nude per ore e sottoposte a violenze fisiche umilianti.

Un sistema malato
Il report dell’ispettore generale ha evidenziato gravi lacune nel sistema di controllo della Cia. Non solo per le accuse di stupro, ma anche per le molestie che alcune dipendenti avrebbero dovuto subire. Quasi una donna su tre fra quelle sentite ha descritto un ambiente lavorativo “sessualmente ostile,” con il 7% delle dipendenti che ha ammesso di aver subito molestie. Alcuni episodi di violenza sono stati riportati anche all’interno del quartier generale dell’agenzia in Virginia, sebbene non sia chiaro se le denunce si riferiscano a fatti avvenuti effettivamente in quel luogo.
Reazioni interne e controlli della CIA
La Cia, in seguito allo scandalo, ha avviato misure interne per migliorare il controllo, istituendo commissioni e assumendo personale dedicato al monitoraggio, ma i risultati non sembrano rassicuranti. Alcuni agenti coinvolti sono ancora in servizio, fra i quali uno recentemente trasferito in Europa. Mentre altri sono sotto inchiesta per gravi abusi, compresi rapporti sessuali non protetti con vittime ignare di malattie trasmissibili.
Un membro della Cia ha dichiarato alla Cnn che la “cultura tossica” dell’agenzia è difficile da eradicare, nonostante metà della forza lavoro sia composta da donne. Rimane aperta la questione più spinosa, e cioè il perché questi agenti non abbiano subito conseguenze immediate rimane aperta. E moltiplica i dubbi sull’efficacia delle misure adottate fino a oggi dai vertici dell’agenzia.