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Femminicidio Eleonora Toci, il marito la uccide e subito chiama l’avvocato: “Ho fatto un guaio”

Pubblicato: 10/10/2024 23:09

“Ho fatto un guaio”. Così ha esordito al telefono, prima dell’alba, Lulzim Toci, un 30enne albanese, parlando con il suo avvocato, Orlando Sgambati. Era in macchina col fratello, di ritorno dall’ospedale, dopo aver compiuto un gesto tragico: aveva appena ucciso sua moglie, Eleonora, strangolandola davanti ai loro due figli di sei e quattro anni. È questo il drammatico scenario che si è consumato a San Felice a Cancello, in provincia di Caserta. Una tragedia che lascia ancora molti dubbi, poiché nulla sembrava anticiparla: nessun segnale di conflitti o problemi in quella famiglia, che si era ricongiunta solo da poche settimane.
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La scoperta del corpo attraverso una videochiamata

A segnalare l’omicidio ai carabinieri è stata la cognata dell’uomo. Dopo aver compiuto il delitto, Lulzim si è recato a casa del fratello, a poca distanza, chiedendo di essere accompagnato in ospedale. La cognata, insospettita dall’assenza di Eleonora, ha chiamato la donna. A rispondere è stato il figlio maggiore che, attraverso una videochiamata, ha mostrato il corpo senza vita della madre, ancora a letto. I bambini avevano assistito alla scena, capendo la gravità di quanto accaduto. Poco dopo, i carabinieri sono arrivati, trovando Lulzim fuori dalla sua abitazione, in stato confusionale. Non ha opposto resistenza e si è lasciato portare via dalle forze dell’ordine, raggiunto successivamente dal suo avvocato.

Eleonora, che portava il cognome del marito come da tradizione albanese, si era trasferita in Italia solo da pochi mesi per ricongiungersi con lui, portando con sé i loro figli. Lulzim si era stabilito a San Felice a Cancello circa un anno prima, vivendo nei dintorni con altri familiari e lavorando come bracciante e spaccalegna. L’uomo era affetto da depressione e problemi psichiatrici, come confermato anche da recenti visite in ospedale, inclusa una nella serata precedente al delitto. Tuttavia, non vi erano segnali di tensione o liti tra i coniugi nei giorni prima della tragedia, e nessuno dei vicini aveva sentito rumori o pianti quella notte.

Interrogato alla presenza di un interprete, Lulzim ha ammesso l’omicidio, ma non ha saputo dare alcuna spiegazione per il suo gesto. Senza litigi o apparenti motivazioni, avrebbe semplicemente strangolato la moglie mentre erano a letto. Al termine di un lungo interrogatorio, è stato emesso il fermo con l’accusa di omicidio aggravato e l’uomo è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’udienza di convalida è attesa nei prossimi giorni, mentre la difesa punta a richiedere una perizia psichiatrica. I due figli sono stati temporaneamente affidati a una parente, in attesa delle decisioni della Procura.

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