
Una studentessa di 18 anni ha avuto una scoperta scioccante all’apertura di un pacco ricevuto da Shein: un vero scorpione vivo. L’incidente è avvenuto a Bristol, in Inghilterra, dove Sofia Alonso Mossinger, studentessa di ingegneria elettrica ed elettronica, ha deciso di documentare su social media l’anteprima di un paio di stivali appena ordinati. “Ho pensato che fosse un giocattolo, ma quando ho aperto la cerniera, ha iniziato a muoversi”, ha dichiarato la ragazza. Le sue urla di panico hanno attirato l’attenzione dei coinquilini, tutti studenti dell’Università di Bristol.
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Dopo essersi resa conto che all’interno del pacco c’era uno scorpione vivo, Sofia ha immediatamente richiuso la confezione e l’ha portata fuori dalla sua stanza. “Giuro che pensavo di stare sognando – ha raccontato –. Non ho paura dei ragni, ma trovare uno scorpione nella mia camera mi ha davvero spaventata”.
Inizialmente sopraffatta dall’ansia, Sofia ha esclamato: “Dobbiamo ucciderlo!”. I suoi coinquilini, però, hanno suggerito una soluzione più prudente: raccoglierlo e metterlo in un contenitore di plastica. Nel caos generale, un compagno di studi in zoologia ha usato delle pinze da cucina per trasferire l’artropode nel contenitore, dove gli è stata aggiunta dell’acqua.

Poco dopo, hanno contattato il National Centre for Reptile Welfare, che ha inviato un operatore per prendere in carico l’animale. L’esperto ha identificato lo scorpione come un esemplare cinese della specie Olivierus matensii, comune nelle regioni asiatiche.
Chris Newman, un rappresentante del centro, ha sottolineato che situazioni del genere, con animali trovati nei pacchi, non sono affatto rare. In questo caso specifico, ha rassicurato che lo scorpione non era dotato di pungiglione, anche se la sua puntura, pur essendo pericolosa, non avrebbe seriamente danneggiato un adulto medio.
Shein, dal canto suo, ha dichiarato di aver avviato un’indagine sull’accaduto e di essere in contatto con Sofia per cercare di risolvere la situazione. In una nota ufficiale, hanno affermato che “i nostri team hanno esaminato il processo di imballaggio dell’ordine e hanno ispezionato il magazzino, confermando che tutte le procedure operative standard erano state rispettate”.