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Aurora boreale sull’Italia, spettacolo rarissimo: il cielo diventa rosa

Pubblicato: 11/10/2024 12:06

Giovedì sera i cieli del Nord Italia sono stati teatro di uno spettacolo naturale raro e affascinante: un’aurora boreale che ha illuminato diverse città, tra cui Milano, Torino, Modena, Ravenna e le zone del lago di Como. L’evento, che ha sorpreso e incantato gli appassionati di fenomeni celesti, è stato innescato da una tempesta geomagnetica di classe G4, una delle più intense, che ha permesso alla luce danzante di essere visibile anche a latitudini più basse rispetto al solito.

La causa dell’aurora: la tempesta geomagnetica

L’aurora boreale di giovedì è stata il risultato di una potente tempesta geomagnetica originatasi dalla macchia solare AR 3848. Martedì 8 ottobre, questa regione del Sole ha prodotto un brillamento solare di classe X 1.8, tra i più potenti della scala, che ha temporaneamente causato blackout radio nelle aree terrestri rivolte verso la nostra stella. Questo brillamento è stato accompagnato da un’espulsione di massa coronale (CME), ossia un’emissione di plasma ad altissima velocità – tra i 4,3 e i 4,7 milioni di chilometri all’ora – che si è diretta verso il nostro pianeta, innescando gli effetti magnetici che hanno poi prodotto l’aurora.

Un fenomeno che va oltre la bellezza visiva

Oltre allo spettacolo visivo, le tempeste geomagnetiche possono avere ripercussioni significative sui sistemi tecnologici terrestri e spaziali. Come ha spiegato Ian Muirhead, ricercatore di sistemi spaziali presso l’Università di Manchester, oggi siamo molto più dipendenti dalle tecnologie satellitari rispetto al passato, e molte delle nostre infrastrutture critiche fanno affidamento su segnali provenienti dallo spazio. Questo significa che forti tempeste geomagnetiche, come quella attuale, possono causare problemi di comunicazione e interferenze con i sistemi di navigazione e internet.

Un esempio dei rischi connessi a questi fenomeni è stato dato dal proprietario di SpaceX, Elon Musk, che ha segnalato come una precedente tempesta geomagnetica avesse messo sotto stress i suoi satelliti Starlink, utilizzati per fornire internet. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha confermato che anche durante questa recente tempesta si sono verificati picchi di tensione sui satelliti, evidenziando la vulnerabilità delle apparecchiature spaziali in simili condizioni.

Le previsioni e le possibili conseguenze

Gli esperti hanno avvertito che la tempesta geomagnetica potrebbe continuare a influenzare la Terra fino a venerdì, con un secondo espulsione di massa coronale che potrebbe raggiungere il nostro pianeta nei prossimi giorni, causando ulteriori disturbi. In particolare, è probabile che i fenomeni luminosi dell’aurora possano essere osservabili ancora una volta, se le condizioni lo permetteranno.

Le tempeste geomagnetiche, infatti, possono generare effetti anche su sistemi di trasporto e distribuzione elettrica, creando sovraccarichi e picchi di tensione che potrebbero mettere a rischio la continuità del servizio. Per questa ragione, le autorità e le compagnie di energia rimangono in allerta.

La meraviglia e il rischio

Questa aurora boreale rimarrà un ricordo indimenticabile per chi ha avuto la fortuna di ammirarla, ma serve anche come monito della potenza della natura e dell’importanza di monitorare costantemente il Sole e i suoi fenomeni. La sfida futura sarà riuscire a bilanciare la meraviglia di questi eventi con la necessità di proteggere le infrastrutture critiche da eventuali danni provocati dalle tempeste solari

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