In un’intervista al Corriere della Sera, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato duramente l’attacco dell’esercito israeliano contro una base Unifil italiana nel Sud del Libano. Il fatto, che ha aperto un importante caso diplomatico, ha suscitato forti reazioni da parte del governo italiano.
“Accordi disattesi, un atto inaccettabile”
Tajani ha definito l’accaduto “inaccettabile“, affermando che è inconcepibile che “per errore o, peggio ancora, intenzionalmente vengano colpite basi di Unifil”. Il ministro ha rivelato che da settimane il governo italiano aveva avvertito quello israeliano del pericolo di un’escalation. “Israele può difendersi militarmente”, ha aggiunto il Ministro, “ha tutto il diritto di rispondere al barbarico assalto del 7 ottobre, ma le sue operazioni devono rispettare il diritto internazionale e tutelare i civili e i contingenti delle Nazioni Unite“.
“Mi auguro le scuse da Israele”
Tajani ha espresso il suo disappunto per la mancanza di risultati concreti nonostante le rassicurazioni ricevute da Israele. “Mi hanno sempre risposto che comprendevano pienamente i nostri messaggi”, ha spiegato, “ma purtroppo vedo che i risultati sono diversi da quanto ci è stato garantito”. Di fronte a questa situazione, il ministro ha chiesto le scuse da parte di Israele e ha accolto positivamente l’annuncio dell’ambasciata israeliana, che ha assicurato l’apertura di un’inchiesta sull’episodio. “Mi auguro che adesso da Israele arrivino le scuse e la condanna per quanto è accaduto”.
“La missione Unifil deve continuare”
Nonostante l’attacco portato da Israele e le difficoltà che ne sono derivate, Tajani ha confermato l’impegno italiano nella missione Unifil. La presenza delle nostre truppe e dell’Onu è infatti fondamentale per la stabilità nella regione. “Noi facciamo tutto quello che è in nostro possesso per garantire l’integrità di questi ragazzi”, ha assicurato, “ma la missione deve andare avanti per garantire la pace e impedire che la situazione degeneri“.