
“Ricordo di essermi svegliata mentre lui mi toccava. In quel momento non sapevo cosa fare, ho fatto finta di dormire”. La figlia di R Kelly ha accusato il padre di averla aggredita sessualmente quando era solo una bambina. La 26enne Buku Abi ha detto di ricordare che suo padre abusava sessualmente di lei ancor prima che avesse 10 anni. Questo è quanto ha affermato nel documentario in due episodi Karma: A Daughter’s Journey di TVEI Streaming Network.
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Un racconto straziante quello della 26enne. La ragazza non ha realizzato cosa stesse succedendo, non voleva crederci perché “per me lui era tutto”. Inizialmente “avevo troppa paura di dirlo a qualcuno, soprattutto a mia madre”. I presunti abusi subiti dal padre – come riporta la stampa internazionale – l’hanno portata a combattere con problemi di salute mentale per anni. “Sento davvero che quel millisecondo ha cambiato completamente la mia vita, ha cambiato chi ero come persona e spento la luce che avevo dentro”, ha detto Abi, che racconta di aver pensato al suicidio perché “non mi importava più di vivere o di morire”.
Il cantante di I Believe I Can Fly è stato condannato a 30 anni di prigione dopo essere stato dichiarato colpevole di associazione a delinquere e traffico sessuale e, a febbraio dell’anno scorso, gli è stata inflitta un’altra condanna a 20 anni di prigione per accuse di pornografia infantile e adescamento di minori per sesso. Attualmente è nel Metropolitan Correctional Center di Chicago e ha tentato, senza successo, di appellarsi alle sue condanne.
L’avvocato di Kelly, Jennifer Bonjean, ha risposto alle accuse: “Il signor Kelly nega con veemenza queste accuse. La sua ex moglie ha fatto la stessa accusa anni fa, ed è stata indagata dall’Illinois Department of Children & Family Services ed è risultata infondata… E i “registi”, chiunque siano, non hanno contattato il signor Kelly o il suo team nemmeno per permettergli di negare queste affermazioni offensive”.