Vai al contenuto

Ravenna, uccise la figlia buttandosi dal nono piano: Giulia Lavatura verso la libertà vigilata

Pubblicato: 12/10/2024 09:05

Lo scorso 8 gennaio a Ravenna, in via Dradi, Giulia Lavatura si era lanciata dal nono piano con la figlia Wendy di sei anni in braccio, in un tragico tentativo di farla finita. La piccola non è sopravvissuta, mentre la donna si è salvata, grazie al fatto che alcune impalcature del palazzo in ristrutturazione hanno attutito la caduta. Ora, Giulia Lavatura potrebbe essere sottoposta a libertà vigilata in una struttura protetta. Durante il processo, lo psichiatra Gabriele Braccini, incaricato dal giudice, ha affermato che la 41enne è incapace di intendere e volere e che rappresenta un pericolo per la società. Questo è quanto riportato da una fonte locale. Al momento, gli atti sono stati restituiti al pm Stefano Stargiotti, mentre la donna prosegue il suo ricovero presso la struttura di Villa Azzurra a Riolo Terme.
Leggi anche: Catania, incidente sulla circonvallazione: morto il motociclista 26enne Francesco Pulvirenti

Il gesto tragico, che ha portato alla morte della piccola Wendy, ha scosso profondamente la comunità e i familiari. La zia della bambina, in una dichiarazione, ha espresso la sua preoccupazione per il momento in cui Giulia realizzerà pienamente quello che è successo: “Quando capirà cosa ha fatto a Wendy sarà una tragedia”.

Il motivo che ha spinto Giulia Lavatura a compiere questo gesto estremo sembra legato a un mix di fattori. La donna era in cura per un disturbo mentale, ma aveva interrotto la terapia pochi giorni prima dell’incidente, lamentando tremori alle mani. A peggiorare la sua condizione psicologica, c’era anche la preoccupazione per un debito di 600 mila euro, che poteva derivare da problematiche legate al Superbonus 110%, oltre a un rapporto difficile con il padre. Secondo quanto dichiarato in tribunale, Giulia avrebbe voluto “liberare se stessa e la bambina”.

Una vicina di casa ha riferito di aver sentito la piccola Wendy dire “no mamma, no” poco prima che Giulia prendesse la bambina in braccio e si gettasse nel vuoto, con la loro cagnolina legata in vita. La vicenda è ancora sotto indagine, e la donna, attualmente sotto osservazione, dovrà affrontare ulteriori accertamenti per chiarire la sua situazione psichica e il destino giudiziario.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 12/10/2024 09:22