Un dramma domestico si è verificato nella serata di domenica 13 ottobre a Carmiano, in provincia di Lecce. Una bambina di appena due anni, di origine straniera, si è rovesciata addosso una pentola di olio bollente, rimanendo gravemente ustionata alle braccia e al volto. La bimba si trova ricoverata in gravi condizioni all’ospedale “A. Perrino” di Brindisi, nel reparto di Pediatria. I medici parlano comunque di condizioni stabili, anche se la prognosi non è stata ancora sciolta.
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La ricostruzione dei fatti
Secondo quanto si apprende, l’incidente sarebbe avvenuto intorno alle 21 di domenica. Anche se non è ancora chiara l’esatta dinamica. Da una prima ricostruzione compiuta dagli inquirenti, sembra però che, senza essere vista da nessuno, la bimba si sia avvicinata ai ripiani della cucina. Pochi secondi dopo, in maniera del tutto fortuita, si sarebbe rovesciata addosso l’olio bollente che era contenuto in una pentola che si trovava sul fornello acceso, cominciando poi a gridare disperatamente dal dolore.
I genitori a quel punto l’hanno subito soccorsa e hanno chiamato il 118. La bimba è stata quindi trasportata all’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Ma, a causa delle sue condizioni apparse molto gravi, i medici hanno optato per il suo trasferimento al pronto soccorso “A. Perrino” di Brindisi, dove prima è stata seguita dagli operatori sanitari del Centro grandi ustioni e poi ricoverata in Pediatria. Sono state rilevate ustioni sul 35% del suo corpo.
I genitori della bambina sono stati quindi ascoltati dai carabinieri. La pentola da dove è caduto l’olio bollente è stata sequestrata e presto verranno disposti ulteriori accertamenti da parte degli inquirenti. “Ho appreso questa mattina (lunedì 14 ottobre, ndr) del gravissimo infortunio occorso alla piccolina. – dichiara il sindaco di Carmiano Giovanni Erroi – Dispiace per l’accaduto e monitoreremo l’evolversi delle condizioni di salute della bambina. I servizi sociali, nel frattempo, si attiveranno per valutare il contesto ed eventualmente per essere vicini a bisogni e necessità della famiglia stessa”.