
Wolfgang Rieke, il camionista tedesco che il 30 novembre 2022 travolse e uccise l’ex campione di ciclismo Davide Rebellin, è stato condannato a quattro anni di carcere. La sentenza è stata emessa dal giudice Filippo Lagrasta in tribunale a Vicenza. Si è così concluso il processo di primo grado per un caso che fece molto scalpore e provocò un grave lutto al mondo delle due ruote italiano.
L’accusa: omicidio stradale aggravato
Rieke, 64 anni, era accusato di omicidio stradale aggravato dalla fuga. Il pubblico ministero Hans Roderich Blattner aveva chiesto una pena di cinque anni, mentre la difesa aveva precedentemente proposto un patteggiamento a 3 anni e 11 mesi, richiesta respinta nel dicembre 2023. Il camionista ha comunque ottenuto attenuanti generiche per aver risarcito la famiglia di Rebellin con 825mila euro.

L’incidente e la fuga
Il tragico incidente si era verificato a Montebello Vicentino, dove Davide Rebellin, 51 anni, si stava allenando in bicicletta. Rieke, alla guida di un camion, aveva investito il ciclista, fermandosi brevemente senza però prestare soccorso. Subito dopo, il 64enne tedesco aveva ripreso il suo viaggio verso la Germania, facendo perdere le sue tracce. In seguito, è stato arrestato a Münster grazie a un mandato di arresto europeo emesso dalla Procura di Vicenza.
Rieke ai domiciliari
Nel corso del processo, Rieke si trovava ai domiciliari, ma a causa delle sue condizioni di salute deteriorate in seguito a un ictus, la misura era stata revocata. I familiari di Davide Rebellin, tra cui il fratello Carlo, hanno sempre lottato per ottenere giustizia per la tragica morte del campione, simbolo del mondo del ciclismo italiano grazie a una carriera straordinaria.