
Ennesima svolta nelle indagini sull’omicidio di Crotone, città calabrese dove una settimana fa è morto un pizzaiolo di 44 anni, Francesco Chimirri, colpito da un proiettile al petto esploso dalla pistola di un vice ispettore della polizia, il 37enne Giuseppe Sortino, di 37 anni, durante una lite.
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Oltre allo stesso agente di polizia, al figlio della vittima, Domenico, di 18 anni, e all’automobilista con cui il pizzaiolo ha avuto un incidente prima della sparatoria, che deve rispondere di favoreggiamento, risultano infatti indagate altre tre persone. Si tratta dei due fratelli di Chimirri, Antonio, di 41 anni, e Mario, di 36, e del padre della vittima: sono tutti accusati di tentato omicidio e lesioni gravissime nei confronti di Sortino.
Omicidio Chimirri: il punto sulle indagini
Il padre di Francesco Chimirri, oltre all’accusa di tentato omicidio nei confronti del poliziotto, dovrà anche rispondere di porto abusivo di armi e porto di oggetti atti a offendere. Sul luogo della sparatoria hanno svolto accertamenti anche gli specialisti del Ris di Messina. Ora dunque gli inquirenti hanno in mano tutti gli elementi necessari per procedere.

Lo scopo degli investigatori è quello di scoprire il movente che ha portato il vice ispettore Sortino ad inseguire con la propria auto il pizzaiolo. Il poliziotto afferma di aver notato Chimirri compiere manovre incaute lungo la strada statale 106, sorpassando con la propria macchina, dove c’era anche il figlio, un’altra auto e urtando contro lo specchietto retrovisore.