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Google firma un accordo storico per l’acquisto di energia da mini reattori nucleari

Pubblicato: 15/10/2024 13:59

Google ha siglato un accordo di portata storica: acquisterà energia da una flotta di mini reattori nucleari, allo scopo di alimentare l’aumento dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale. La multinazionale Usa ha già ordinato sei o sette reattori nucleari modulari (SMR) dall’azienda californiana Kairos Power, con la consegna del primo reattore prevista per il 2030 e dei rimanenti entro il 2035. L’intenzione di Google è di usare la tecnologia nucleare come soluzione a basso impatto ambientale per alimentare i suoi data center, che richiedono enormi quantità di elettricità.
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L’azienda statunitense ha dichiarato in una nota che l’energia nucleare rappresenta “una fonte di energia pulita e disponibile 24 ore su 24 che può aiutarci a soddisfare in modo affidabile le esigenze elettriche“. La crescita esponenziale dell’uso dell’intelligenza artificiale dell’archiviazione nel cloud ha infatti fatto esplodere negli ultimi tempi la domanda energetica delle aziende tecnologiche. Anche Microsoft e Amazon stanno infatti seguendo la strada di Google.

Come funzionano i nuovi impianti ad energia atomica

Fino a questo momento non sono stati rivelati i dettagli finanziari o le ubicazioni dei nuovi impianti ad energia atomica. Ma Google ha già accettato di acquistare un totale di 500 megawatt di potenza dalla Kairos, azienda fondata nel 2016, che sta costruendo un reattore dimostrativo in Tennessee, la cui entrata in attività è prevista per il 2027. Michael Terrell, direttore senior per l’energia e il clima di Google, ha affermato: “La rete elettrica ha bisogno di nuove fonti di energia per supportare le tecnologie AI che stanno alimentando importanti progressi scientifici, migliorando i servizi per le aziende e i clienti, e promuovendo la competitività nazionale e la crescita economica”.

Questi impianti nucleari più piccoli sono progettati per ridurre i costi e i ritardi tipici degli impianti più grandi. Tuttavia, alcuni critici sostengono che gli SMR potrebbero essere troppo costosi perché potrebbero non raggiungere le stesse economie di scala dei grandi impianti. Anche nel Regno Unito, però, diverse aziende stanno partecipando a gare per ottenere il sostegno governativo nello sviluppo delle loro tecnologie SMR, nell’ambito di un piano per rilanciare l’industria nucleare del Paese.

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Ultimo Aggiornamento: 16/10/2024 15:56

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