
L’accordo non è ancora definitivo, ma sembra ormai vicino. Il Twiga, storico locale di lusso della Versilia, è in procinto di cambiare proprietà. Flavio Briatore, fondatore del club esclusivo, ha ricevuto almeno tre offerte, tra cui spiccano due da fondi internazionali e una da Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica. Attualmente Del Vecchio junior è Chief Strategic Officer di EssiLux (ex Luxottica) e possiede già diverse attività nel mondo della ristorazione, con aperture di successo a Milano e in Liguria.
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L’indiscrezione, rivelata da Stefano Zurlo de Il Giornale, non è stata smentita dall’entourage di Briatore. La trattativa potrebbe rappresentare un’importante occasione di consolidamento per Leonardo Del Vecchio nel settore dell’intrattenimento di lusso. Il Twiga, situato a Marina di Pietrasanta, è infatti una vera e propria icona del glamour italiano. Con una formula ben rodata fatta di spettacoli esclusivi, dj-set e ristorazione di qualità, il locale è diventato un punto di riferimento per la mondanità internazionale.
La Triple Sea Food e il progetto di Del Vecchio
Nel corso degli anni, il brand Twiga ha ampliato la sua presenza internazionale con aperture a Montecarlo, Londra e nella suggestiva Baia Benjamin in Liguria. Sebbene Briatore abbia continuato a gestire con successo altre iniziative come Crazy Pizza e il famoso Billionaire, ha deciso di mettere il Twiga sul mercato. La società di Del Vecchio, la Triple Sea Food, si è detta particolarmente interessata, con un progetto ambizioso che punta a valorizzare l’eccellenza culinaria italiana. Si parla di una forte intesa tra Briatore e Del Vecchio, che potrebbe favorire la conclusione dell’accordo, anche se in passato Briatore ha spesso privilegiato partner internazionali. Il giovane imprenditore, infatti, conosce bene il mondo dei locali di Briatore, avendone frequentato molti negli anni. La potenziale acquisizione rappresenterebbe non solo un’operazione economica, ma anche un vero e proprio passaggio generazionale nella gestione del Twiga.
Espansione globale e prospettive future
Oltre a rafforzare il marchio sul territorio italiano, l’acquisizione potrebbe portare a un’ulteriore espansione internazionale. Nel 2025, il Twiga si prepara a sbarcare negli Stati Uniti, con aperture previste a New York, Miami e Las Vegas. Nonostante le trattative, le quote di Dimitri Kunz d’Asburgo, che detiene il 33% del Twiga di Pietrasanta, non sembrano essere coinvolte nell’accordo. Kunz, partner del ministro Daniela Santanchè, sembra intenzionato a mantenere la sua partecipazione in attesa di un’offerta formale. Il Twiga di Pietrasanta, pur essendo aperto solo per 125 giorni all’anno, vanta un fatturato di oltre 9 milioni di euro, molto vicino a quello della sede di Montecarlo, operativa tutto l’anno.