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Facoltà di Medicina verso lo stop ai test: cosa cambia e quando posti ci saranno in più

Pubblicato: 16/10/2024 11:40

Oggi in Senato, è stata presentata una novità che potrebbe rivoluzionare l’accesso ai corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Medicina Veterinaria: lo stop ai test d’ingresso. La proposta, illustrata dal presidente della Commissione Istruzione Roberto Marti e dal presidente della Commissione Sanità Francesco Zaffini, prevede un nuovo sistema di ammissione con l’introduzione di un semestre a accesso libero. In base alla riforma, gli studenti potranno iscriversi liberamente ai corsi di Medicina per il primo semestre, senza dover superare il tradizionale test d’ingresso. Dopo questo periodo, verrà stilata una graduatoria nazionale, basata sugli esami svolti durante il primo semestre, che saranno uniformi per tutti gli atenei. Il numero di posti disponibili aumenterà a 25mila, rispetto agli attuali 20mila, con l’obiettivo di introdurre il nuovo sistema già dall’anno accademico 2025-2026, in funzione dei tempi parlamentari.

Graduatoria e continuazione degli studi

Solo gli studenti che avranno completato tutti gli esami del primo semestre e ottenuto una buona posizione nella graduatoria di merito nazionale potranno proseguire gli studi nel secondo semestre. Coloro che non supereranno la selezione potranno comunque utilizzare i crediti formativi acquisiti per trasferirsi in altri corsi di laurea, evitando così di perdere l’intero anno accademico.

L’obiettivo del governo

Il governo si è impegnato affinché il nuovo sistema sia operativo per l’anno accademico 2025-2026. Attualmente, sono in corso i lavori sui decreti legislativi necessari per accompagnare l’iter parlamentare. La riforma coinvolge anche i corsi di Odontoiatria e Medicina Veterinaria.

«Basta con i test basati su domande schizofreniche», ha dichiarato Francesco Zaffini, evidenziando la necessità di eliminare le prove a crocette che non rispecchiano una valutazione adeguata delle competenze degli studenti. Il nuovo sistema consentirà una valutazione basata sui risultati accademici effettivi. Si tratta di una legge delega, e i dettagli specifici saranno definiti successivamente.

Il senatore Maurizio Gasparri ha sottolineato come questa misura rappresenti uno dei provvedimenti chiave per la maggioranza, contribuendo a una maggiore equità nell’accesso alle facoltà mediche.

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