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Manovra, taglio tasse per il ceto medio: ecco a chi andranno i benefici

Pubblicato: 16/10/2024 12:30

La nuova manovra di bilancio approvata dal Consiglio dei ministri e presentata dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si concentra in modo significativo sui tagli fiscali per il ceto medio. Durante la conferenza stampa, Giorgetti ha sottolineato che i benefici principali della manovra riguarderanno i redditi fino a 40mila euro, con una particolare attenzione ai lavoratori dipendenti e ai redditi medio-bassi.

Benefici per i redditi fino a 40mila euro

Uno degli aspetti più rilevanti della nuova manovra è l’estensione dei benefici fiscali per chi ha un reddito fino a 40mila euro. Giorgetti ha annunciato che non solo sarà confermato il taglio del cuneo fiscale, introdotto nei mesi scorsi, ma che verrà ampliato il numero di contribuenti che ne beneficeranno. “Non solo confermiamo il cuneo fiscale”, ha spiegato, “ma facciamo in modo che ci sia anche qualche beneficio per i redditi oltre i 35mila euro, fino ai 40mila euro“.

Nessuna nuova tassa per i cittadini

Il ministro ha ribadito che, nonostante le previsioni e le critiche, non ci saranno nuove imposte per i cittadini. La gestione della finanza pubblica, ha spiegato, ha permesso di trovare spazio di bilancio per rendere strutturali alcune misure come il taglio del cuneo fiscale, precedentemente considerato una misura temporanea. Questo approccio “prudente e responsabile” ha liberato risorse per circa 18 miliardi di euro, senza introdurre nuove tasse.

Incentivi per la permanenza lavorativa e riduzione fiscale

Giorgetti ha anche toccato il tema delle pensioni, spiegando che la manovra non prevede interventi specifici sulle pensioni esistenti, ma introduce un meccanismo di incentivazione per chi decide volontariamente di prolungare la permanenza lavorativa. Questo incentivo avrà una forte componente fiscale, che renderà più vantaggioso rimanere in servizio oltre l’età pensionabile.

Inoltre, il vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha anticipato che si lavorerà sul secondo scaglione dell’Irpef, sempre per favorire il ceto medio. Questo ulteriore intervento potrebbe essere finanziato con il gettito proveniente da accordi di concordato, che verrebbero reindirizzati per una nuova riduzione delle imposte.

Sacrifici da banche, assicurazioni e ministeri

Un altro elemento centrale della manovra è l’introduzione di un contributo straordinario su banche e assicurazioni, spesso definito come “contributo sugli extraprofitti”. Questo sacrificio, secondo Giorgetti, sarà affiancato da una riduzione del 5% delle spese correnti dei ministeri, consentendo di finanziare le misure di alleggerimento fiscale senza gravare ulteriormente sui cittadini.

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Ultimo Aggiornamento: 17/10/2024 09:07