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Macron sprezzante con l’Italia sui migranti: “Non c’è nessun modello albanese”. Ma la Francia si spacca

Pubblicato: 17/10/2024 10:32

Il presidente francese Macron ha espresso una posizione di chiara opposizione al modello migratorio italo-albanese proposto dal governo Meloni. “Non c’è nessun modello italo-albanese”, è stato il commento asciutto filtrato dall’Eliseo in vista del vertice europeo, evidenziando un crescente nervosismo per le iniziative italiane. Questa presa di posizione da parte della Francia nasconde una serie di contraddizioni, soprattutto in merito alle sue stesse politiche migratorie, che non a caso hanno contribuito al successo crescente di Marine Le Pen.

La crisi delle politiche migratorie francesi

Nonostante la fermezza di Macron nel criticare le politiche migratorie altrui, la Francia è da anni in difficoltà nella gestione dei flussi migratori, un problema che ha alimentato le tensioni interne e dato forza alle politiche della destra transalpina. Le aree periferiche del Paese e le banlieue di Parigi continuano a vivere gravi problematiche legate all’integrazione e alla gestione della sicurezza, questioni che spesso vengono ignorate dalla retorica ufficiale del governo. Le scelte di Macron, pur difendendo il diritto internazionale, non sembrano risolvere le questioni migratorie di fondo.

Macron, critiche a Meloni sono “una strategia”

La mancata risoluzione di queste problematiche ha contribuito significativamente all’ascesa di Marine Le Pen, che ha cavalcato cavalcando il malcontento popolare. In questo contesto, le critiche mosse da Macron verso Meloni appaiono più come una strategia per mantenere una posizione “moralmente superiore” che non un’effettiva volontà di risolvere i problemi migratori in Europa.

L’atteggiamento critico di Macron si scontra con quello del premier francese Michel Barnier, che sembra più aperto verso un dialogo con Roma su “soluzioni innovative” in tema di immigrazione. Barnier ha partecipato a una riunione del Partito Popolare Europeo a Bruxelles, guardando con interesse alle iniziative di Meloni, e parteciperà a un incontro simbolico a Mentone con i ministri italiani Tajani e Piantedosi. Una divergenza che indica come Macron possa trovarsi isolato su certi temi, soprattutto in un’Unione Europea sempre più influenzata da governi di destra, incluse le posizioni più dure di Paesi come la Germania e la Polonia.

Il rischio di una strategia inefficace

Macron ha già escluso in passato il “modello ruandese” proposto dal Regno Unito e ora boccia l’iniziativa italiana in Albania, sostenendo che pone problemi umanitari e legali. L’approccio tradizionale del Presidente francese, però, non sembra aver fornito risultati concreti per alleviare la pressione migratoria in Francia. Le politiche di controllo delle frontiere e il rispetto del diritto d’asilo, per quanto legittime, non sembrano sufficienti a gestire la complessità dei flussi migratori attuali. In questo scenario, il tentativo di Macron di frenare l’iniziativa di Meloni potrebbe rivelarsi controproducente, poiché non offre una valida alternativa e potrebbe alimentare ulteriormente il dissenso interno.

La crescita di Le Pen e il futuro della politica migratoria

La rigidità di Macron nel condannare soluzioni alternative rischia di favorire ulteriormente Marine Le Pen, che continua a guadagnare consensi. La sua ascesa è il riflesso di una politica migratoria fallimentare che il presidente francese non è riuscito a riformare. L’incapacità di proporre soluzioni efficaci e al tempo stesso innovative ha creato un vuoto politico in cui Le Pen ha saputo inserirsi con successo.

Così, mentre Macron critica l’iniziativa di Meloni sui migranti, la Francia rimane invischiata in una crisi migratoria irrisolta. Le difficoltà nell’affrontare le sfide dell’immigrazione potrebbero avere conseguenze profonde per il futuro politico francese, e il Presidente francese rischia di trovarsi isolato nel suo stesso Paese.

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