
I magistrati italiani rifiutano il modello albanese, rimandando i 12 migranti in Italia. Nel frattempo, lo scontro politico che si riflette nell’Adriatico si sposta su X (l’ex Twitter, oggi di Elon Musk). Giorgia Meloni tenta di ribaltare il fallimento delle sue politiche sull’immigrazione, criticando il Partito Democratico, definito “inaccettabile”, e pubblicando il documento con cui il Pd chiede all’Unione Europea di avviare una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia.
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La segretaria del Pd, Elly Schlein, non tarda a rispondere con una dose di sarcasmo, commentando direttamente sotto il post della premier: “Dunque, è colpa del Pd se i giudici hanno stabilito che non rispettate le leggi?”. È una modalità insolita che segna una novità per la segretaria, dimostrando come i social siano diventati un canale di comunicazione immediato tra i protagonisti politici.
Parlando del merito della questione, Meloni afferma: “Cittadini italiani, vi presento il testo con cui i parlamentari del Pd eletti al Parlamento Europeo esortano l’Europa ad aprire una formale procedura di infrazione verso l’Italia”. Prosegue dicendo: “I vostri rappresentanti definiscono ‘illegale‘ una legge approvata dal Parlamento italiano solo perché non la condividono, suggerendo che l’Italia debba essere punita poiché la maggioranza dei suoi cittadini ha optato per il centrodestra al governo e ha chiesto al governo di fermare l’immigrazione irregolare”.
Conclude con un attacco: “Questi presunti ‘democratici’ richiedono aiuto esterno per costringere l’Italia a ignorare la volontà della maggioranza dei suoi cittadini, un comportamento scandaloso e irresponsabile. Non si tratta di destra o sinistra, ma del fatto che sono disposti a danneggiare il Paese pur di colpire un governo che non gradiscono”.
Dopo decine di migliaia di visualizzazioni e numerosi commenti, arriva anche la risposta di Schlein. “È davvero colpa del Pd se i giudici hanno stabilito che non rispettate le leggi? – chiede – Nessuno è al di sopra delle leggi, né italiane né europee. Men che meno chi è al governo”. “È inaccettabile – aggiunge – avete violato i diritti delle persone e sperperato 800 milioni di euro di fondi pubblici; dovete chiedere scusa al Paese,” conclude.