
“Cerco di fare il possibile per aiutare i danneggiati dal vaccino Covid“. In seguito a questa, e altre dichiarazioni, l’Ordine dei medici ha radiato l’ematologo e dentista Tiziano Talamazzi, 71 anni, più di 40 anni di professione, è finito sotto accusa per le sue posizioni contro il vaccino anti-Covid. In passato lo definì “veleno” per i pazienti. Nel suo studio di Cremona ha ricevuto pazienti “danneggiati - la sua convinzione - dalla proteina Spike inoculata con il vaccino, che crea alterazioni della pressione e colpisce organi – reni, testicoli ovaie – e sistema muscolo scheletrico, causa anche di trombosi, impotenza e di aborti spontanei”. La sua posizione è stata ritenuta “allarmante“, poiché sostenuta anche a livello mediatico nella trasmissione de “Le Iene“ del 6 febbraio 2024, nonché nell’intervista a Radio Roma del novembre 2023. Le dichiarazioni rilasciate in quelle interviste sono dunque finite nel fascicolo della commissione disciplinare.
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Nell’istruttoria avviata contro Tiziano Talamazzi, la commissione aveva anche acquisito i pareri dei virologi Claudia Balotta, Matteo Bassetti e Roberto Burioni. “No comment”, invece, sul tipo di sanzione irrogata al medico da parte di Pietro Signorini, presidente della commissione disciplinare Albo medici. “La commissione – ha dichiarato Signorini – con la massima attenzione, accortezza, profondità e giudizio, e con il rispetto al diritto di difesa che attraverso i suoi avvocati ha fatto valere, ha affrontato la posizione del dottor Talamazzi sulla base degli elementi che avevamo raccolto nella fase ‘istruttoria’. Bassetti ha addirittura fatto una specie di lectio magistralis, che ci ha riportato in maniera molto raffinata e molto autorevole, citando anche lavori e sottolineando l’assoluta mancanza di contenuto scientifico della tesi del dottor Talamazzi. Abbiamo celebrato il giudizio, abbiamo provveduto a trattare la posizione in maniera appropriata e abbiamo irrogato una sanzione sulla quale non possiamo dire nulla”.