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G7 Napoli, antagonisti con scudi di plexiglass contro la polizia: scontri, lancio di pietre, manganellate

Pubblicato: 19/10/2024 18:43

Napoli è diventata teatro di violenti scontri tra forze dell’ordine e gruppi antagonisti durante il G7 della Difesa, attualmente in corso nella città. Gli attivisti, contrari alla politica internazionale e alla guerra, hanno deciso di deviare dal percorso autorizzato per dirigersi verso piazza Bovio, innescando una serie di tensioni con la polizia.

La deviazione del corteo e gli scontri in via Mezzocannone

Un gruppo di manifestanti è riuscito a sfuggire al controllo delle forze dell’ordine raggiungendo via Mezzocannone, inseguiti dagli agenti. Durante il blitz, i manifestanti hanno scandito slogan provocatori come “Non esistono zone rosse. Riprendiamoci le nostre strade. Infrangiamo tutti i divieti”, esprimendo così il loro dissenso verso le rigide misure di sicurezza imposte per il summit.

Riuniti in piazza Carità, i manifestanti hanno tentato di forzare il cordone di sicurezza, avanzando con scudi di plexiglass recanti la scritta “No war”. Sotto una pioggia battente, il gruppo ha cercato di raggiungere via Toledo, dove si è verificato lo scontro più acceso con le forze dell’ordine. La polizia, in assetto antisommossa, ha respinto i manifestanti con l’uso di manganelli e ha lanciato lacrimogeni per disperdere la folla, mentre alcuni attivisti lanciavano sampietrini e accendevano fumogeni.

Misure di sicurezza straordinarie

La città è stata completamente blindata in previsione del G7. Un’ampia zona rossa è stata istituita intorno a piazza del Plebiscito, rendendo inaccessibile il Palazzo Reale, sede degli incontri tra i ministri della Difesa dei Paesi partecipanti. Le fermate della Linea 1 della metropolitana di Municipio e Università sono state chiuse per motivi di sicurezza. Nonostante le misure restrittive, il corteo è partito da piazza Garibaldi, scandendo slogan in solidarietà con la Palestina, al grido di “Palestina libera, Intifada”.

Il corteo tra simboli contro la guerra e la politica

In testa al corteo, guidato da figure note come padre Alex Zanotelli, è stato posizionato un piccolo carro armato di cartapesta con le scritte “No war” e “Stop genocide”. Tra i manifestanti, molti giovani studenti marciavano dietro un lungo striscione con il messaggio: “Contro le vostre guerre. Palestina libera. No G7. No DDL 1660”. Tra le installazioni presenti, un missile decorato con simboli che rappresentavano ospedali, scuolabus e ambulanze, a simboleggiare l’impatto devastante della guerra sui civili.

Il corteo si è fermato in corso Umberto, davanti alla sede di Fratelli d’Italia, dove alcuni giovani hanno scritto sull’asfalto “A pieno regime. No DDL 1660” con vernice bianca. L’edificio era blindato dalle camionette della Guardia di Finanza e della polizia in tenuta antisommossa, mentre dal corteo si levavano cori e insulti contro la premier Giorgia Meloni.

Proteste accese e tensioni in città

Le manifestazioni contro il G7 della Difesa a Napoli riflettono un clima di forte opposizione alla politica internazionale, alle guerre e alle misure di sicurezza ritenute oppressive dagli attivisti. La situazione rimane tesa, con la polizia che cerca di mantenere il controllo mentre i manifestanti promettono di continuare a infrangere le barriere poste dalle autorità.

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