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“Linfomi raddoppiati nonostante i progressi nelle terapie”. L’allarme dell’esperto

Pubblicato: 19/10/2024 14:08

Negli ultimi 50 anni, l’incidenza dei linfomi è raddoppiata, nonostante i numerosi avanzamenti in campo terapeutico. Come ha riportato AdnKronos Salute, l’allarme è stato lanciato da Vincenzo Pavone, direttore scientifico dell’Unità Operativa di Ematologia e Trapianto dell’ospedale di Tricase, durante il convegno nazionale Ail “Curare è prendersi cura – Impatto ambientale e rischio sanitario, benessere e stili di vita”. Pavone ha sottolineato che, sebbene la medicina moderna permetta diagnosi più precoci e un maggiore controllo della malattia, l’aumento dell’incidenza è comunque inequivocabile.

SecondoPavone, non è possibile stabilire con precisione le cause di questo aumento, ma fattori come l’inquinamento ambientale e l’uso eccessivo di sostanze chimiche giocherebbero un ruolo importante. Le sostanze dannose finiscono nelle falde idriche, nel mare e, infine, sulla nostra tavola. Le microplastiche, così come altri elementi chimici che respiriamo o ingeriamo, possono influire sullo sviluppo di malattie onco-ematologiche. L’esperto ha avvertito che questi fattori scatenanti, uniti a mutazioni genetiche ancora sconosciute, potrebbero contribuire al fenomeno.

Sta e fattori di rischio

Oltre all’inquinamento, anche lo stile di vita incide sull’incidenza dei linfomi. Fattori come il fumo, l’obesità e l’alimentazione poco sana giocano un ruolo significativo. L’ematologo ha menzionato l’uso di coloranti per i capelli e l’assunzione di alimenti affumicati con nitriti, come il salmone, come potenziali fattori di rischio. Ha inoltre evidenziato i rischi legati all’uso di contenitori di plastica riscaldati nel microonde, che rilasciano ftalati dannosi per la salute .

La dieta ma e l’attenzione all’alimentazione

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, solo il 5% degli italiani segue seriamente la dieta mediterranea, un regime alimentare noto per i suoi benefici sulla salute. Il restante 95% adotta comportamenti alimentari poco salutari, preferendo cibi processati e di dubbia provenienza. Pavone conclude che una maggiore consapevolezza sull’alimentazione e sui rischi legati all’inquinamento potrebbe ridurre l’incidenza delle malattie onco-ematologiche .

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Ultimo Aggiornamento: 19/10/2024 14:11