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“Ero bambino ed ero morto. Ho visto il Paradiso e incontrato mio padre”. La straordinaria esperienza di Landon Kemp

Pubblicato: 21/10/2024 13:22

“Ero clinicamente morto. Prima di tornare alla vita ho visto il Paradiso, incontrato Gesù e mio padre morto. E ho incontrato i miei due fratelli mai nati”. Landon Kemp oggi è un uomo di 35 anni, ma quello che ha vissuto quando era solo un bambino non lo ha mai dimenticato. E oggi ha voluto raccontare la sua straordinaria esperienza al mondo. All’età di 8 anni, Landon è stato coinvolto in un incidente terribile che lo ha portato alla soglia della morte.

Il piccolo fu dichiarato clinicamente morto per tre volte. Come dimostrano le foto del ricovero, era in condizioni tremende. E di quell’incidente porta ancora le cicatrici sul volto. Eppure non solo ha affrontato una serie di rianimazioni, ma ha anche vissuto qualcosa che gli ha segnato la vita: un incontro con il “Paradiso”. Le sue parole, dense di emozione, sono una nuova testimonianza fra le molte di chi ha vissuto l’esperienza di pre-morte, o Nde (Near Death Experience). (Potete leggere un’altra testimonianza a questo link: https://www.thesocialpost.it/2024/06/12/cosa-ce-dopo-la-vita-dichiarato-morto-e-poi-riportato-indietro-racconta-cosa-ha-visto-sono-ateo-ma/)

L’incidente e la rianimazione

Era il 19 ottobre 1997 quando Landon, insieme ai suoi genitori, stava tornando a casa dalla chiesa locale, nella Carolina del Nord. Durante il tragitto, la loro auto, una Pontiac Sunfire, si scontrò con un’ambulanza a un incrocio. L’impatto fu devastante: il padre di Landon morì sul colpo, mentre la madre riportò gravi ferite. Landon stesso fu dichiarato clinicamente morto ben tre volte – sul luogo dell’incidente, in ambulanza, e poi nuovamente all’ospedale Carolina’s Medical Center. Ma ogni volta, i medici riuscirono a riportarlo in vita.

Il racconto della madre e il risveglio miracoloso

Julie, la madre di Landon, sopravvissuta all’incidente, visse quei momenti con un’angoscia indescrivibile. A causa delle ferite del figlio, tra cui costole rotte e un collasso polmonare, i medici le dissero che se Landon si fosse risvegliato dal coma, sarebbe stato quasi certamente un bambino con gravi danni cerebrali, incapace di vivere autonomamente.

Invece, contro ogni previsione medica, dopo due settimane di coma Landon si risvegliò senza alcun segno di danno cerebrale. Il primo incontro con sua madre dopo il risveglio fu di pura commozione, e Julie chiese al figlio se sapesse dove si trovava il padre. Con grande serenità, Landon rispose: “L’ho visto in Paradiso“.

La visione del “Paradiso”

Le parole di Landon dipingono un quadro commovente di ciò che ha vissuto durante le sue esperienze di pre-morte. In un’atmosfera di pace, racconta di aver incontrato non solo suo padre, ma anche altre persone care. Tra queste, i suoi due fratelli mai nati, che la madre aveva perso in due aborti spontanei, di cui nessuno aveva mai parlato al bambino. “Sapevo che erano miei fratelli“, ha detto Landon, con una consapevolezza che stupisce per la sua intensità.

In una delle sue esperienze, Landon racconta di aver incontrato anche Gesù. “Gesù è venuto da me e mi ha detto che dovevo tornare sulla Terra, essere un buon cristiano e parlare di Lui agli altri”. Questi momenti di intimità spirituale hanno lasciato un segno profondo nella sua vita, diventando il fulcro della sua testimonianza.

Un’esperienza condivisa da molti

Quella di Landon non è un’esperienza isolata. Le esperienze di pre-morte sono molto diffuse, e sono state riportate da persone di tutte le età, culture ed estrazioni sociali, e sono spesso accompagnate da sensazioni spirituali intense. Molti riferiscono di vedere una luce brillante, di incontrare figure amate defunte o di provare una profonda pace e distacco dal corpo. Il fatto che durante queste esperienze le persone incontrino solo persone già defunte, anche da molto tempo, è fra quelli che suscita più domande.

Anche se il cervello, contro ogni nozione di neurologia, fosse in grado di produrre sogni o ricordi pur essendo privo di ossigenazione, a logica dovrebbe rievocare l’immagine di persone vive e vicine alla persona che sta morendo. Soprattutto nel caso di un bambino. Invece non è così.

Uno sguardo sull’ignoto

Le storie come quella di Landon offrono un affascinante sguardo sul mistero della vita oltre la morte. Il racconto della sua “visita” in Paradiso può essere vissuto come una narrazione di speranza e una porta aperta sulla spiritualità.

Questi episodi, pur non essendo ancora completamente spiegabili dalla scienza, sono visti da molti come un ponte tra il visibile e l’invisibile, un invito a esplorare il significato più profondo della nostra esistenza.

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Ultimo Aggiornamento: 21/10/2024 18:59

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