
Papa Francesco chiude, almeno per ora, alla possibilità di ordinare le donne diacono. Il tema, uno dei più delicati all’interno del Sinodo, ha provocato malumori tra chi si aspettava maggiore apertura. A rispondere a queste critiche è stato il cardinale Victor Manuel Fernandez, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede. “Il Santo Padre ha espresso che in questo momento la questione del diaconato femminile non è matura”, ha dichiarato Fernandez. Il Papa ha inoltre chiesto di non insistere su questa possibilità per ora.
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Intanto, è stata annunciata la pubblicazione della quarta Enciclica di Papa Francesco, prevista per il 24 ottobre. Il documento, intitolato Dilexit Nos (“Ci ha amati”), si rivolge a “un mondo che sembra aver perso il cuore”. Il Papa ha anticipato che sarà un’occasione per meditare sull’amore del Signore e sul rinnovamento della Chiesa.
“Così la Chiesa perde credibilità”
Il ruolo delle donne nella Chiesa continua però a far discutere. Movimenti come NoiSiamoChiesa spingono per l’ammissione delle donne ai ministeri. “Se questo non accadrà presto, la Chiesa perderà credibilità e fedeli”, hanno dichiarato. La questione ha acceso dibattiti anche durante l’ultimo viaggio del Papa in Belgio e Lussemburgo, con contestazioni da parte dell’Università cattolica di Lovanio.
Il cardinale Fernandez ha voluto chiarire la posizione del Papa. “Pensare al diaconato per alcune donne non risolve la questione dei milioni di donne della Chiesa”, ha detto. “Affrettarsi a chiedere l’ordinazione di diaconesse non è oggi la risposta più importante per promuovere le donne”. Il cardinale ha ricordato come il Papa abbia già aperto spazi come la catechesi e l’accolitato, ma molte Chiese locali non li hanno ancora utilizzati. “La realtà è superiore all’idea”, ha commentato Fernandez, assicurando però che il dibattito potrà continuare.
Intanto, la nuova Enciclica Dilexit Nos si concentrerà sulla devozione al Sacro Cuore, una tradizione che risale al 1673, quando suor Margherita Maria Alacoque ricevette le visioni di Gesù. Un culto che ha influenzato la costruzione del celebre Santuario del Sacro Cuore a Montmartre, a Parigi, consacrato nel 1919.