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Feltri esalta Giorgia Meloni: “Ha fatto un capolavoro, vi spiego perché”

Pubblicato: 22/10/2024 11:18
Feltri

A poco più di due anni dall’investitura degli italiani, Giorgia Meloni continua a riscuotere consensi. Per Vittorio Feltri, il suo operato alla guida del governo rappresenta un vero e proprio “capolavoro“. Nonostante le insidie incontrate lungo il cammino, l’esperto giornalista sottolinea come Meloni sia riuscita a evitare crisi interne e rimpasti di governo, un risultato che considera un “record“, se paragonato alle recenti esperienze a Palazzo Chigi.

La stabilità politica come traguardo

Feltri evidenzia un elemento centrale del successo di Meloni: la mancanza di “crisi sotterranee” o rimpasti. Secondo l’editorialista, questo è un risultato straordinario, soprattutto se si considera il contesto di instabilità che ha caratterizzato i governi precedenti. Non ci sono state corse al Quirinale o annunci di nuovi partiti per sostituire deputati transfughi, un segnale di compattezza e coesione dell’esecutivo.

Le insidie superate: dalla magistratura ai migranti

Non sono mancati, però, i momenti difficili. Feltri cita esempi come il “caso Sangiuliano” e le ripetute tensioni con alcuni giudici. La questione dei migranti e dei centri di accoglienza in Albania, con la battaglia aperta con una parte della magistratura, sta portando verso un pericoloso scontro istituzionale che andrà gestito con intelligenza. Si tratta indubbiamente di una questione scivolosa. Meloni, secondo Feltri, ha superato tutte le sfide senza compromettere la solidità del suo governo. E per il giornalista saprà cavarsella anche in questo caso.

Il piano della sinistra: screditarla a livello internazionale

Per Feltri, a essere rimasta delusa è soprattutto la sinistra, che aveva scommesso sul fallimento di Meloni. A suo dire, da parte dei suoi avversari politici era stato architettato un piano per screditare la Premier sia in Europa, sia in America. Il punto cruciale era contenuto nelle consuete accuse di fascismo. Alcuni intellettuali avrebbero cercato di diffondere l’idea che Meloni fosse una figura pericolosa. Ma questo tentativo non ha avuto successo: persino testate autorevoli come The Economist e The New York Times hanno iniziato a elogiare la premier italiana.

Le armi della sinistra in Italia: ideologia e gossip

All’interno del Paese, gli attacchi alla leadership di Meloni non sono stati meno ficcanti. Feltri sostiene che la sinistra abbia cercato di screditarla con accuse di razzismo e omofobia, utilizzando l’aggressione ideologica e il gossip. Anche la magistratura, secondo Feltri, ha cercato di minarne la legittimità, accusandola di crudeltà verso i migranti. Ma nonostante questi tentativi, il consenso di Meloni è rimasto intatto, anzi, è cresciuto.

Un confronto con il primo governo Berlusconi

Feltri traccia un parallelo tra la situazione attuale e il primo governo Berlusconi nel 1994. Anche allora, il Cavaliere si trovò a governare con il sostegno popolare, ma venne rapidamente sconfitto dai “poteri forti” dell’establishment. Feltri ricorda quel fallimento come un complotto orchestrato dal Corriere della Sera e dalla Procura di Milano. La situazione di Meloni, nonostante le similitudini, secondo il giornalista è ben diversa: il suo governo resiste, e non ci sono segni di ribaltone all’orizzonte.

Feltri chiude il suo pezzo con una nota di orgoglio, evidenziando come i tentativi della sinistra di destabilizzare Meloni siano falliti. “Siamo Meloni,” scrive, “e ci dispiace per i rosiconi.” Una dichiarazione che riflette la convinzione che il governo guidato da Giorgia continuerà a resistere alle pressioni esterne e interne.

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