
Nel frattempo l’Ecri, l’organo anti-razzismo e intolleranza del Consiglio d’Europa denuncia nel suo ultimo rapporto che In Italia le forze dell’ordine fanno profilazione razziale durante le attività di controllo, sorveglianza e indagine, soprattutto nei confronti della comunità rom e delle persone di origine africana.
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Secondo il rapporto più recente, Strasburgo ha segnalato che le autorità italiane sembrano non essere consapevoli della gravità di questo problema, né lo comportano una possibile forma di razzismo istituzionale . L’ECRI ha chiesto all’Italia di condurre uno studio completo e indipendente per affrontare e individuare pratiche discriminatorie nelle attività di controllo, sorveglianza e indagine da parte delle forze dell’ordine.
Durante la visita dell’ECRI in Italia, sono state raccolte numerose testimonianze di profilazione razziale, con la comunità rom e le persone di origine africana spesso oggetto di controlli discriminatori. Il rapporto suggerisce che tra due anni verrà valutato se le raccomandazioni proposte saranno state seguite.
Oltre alla profilazione razziale, l’ECRI ha evidenziato un crescente clima di xenofobia nel discorso pubblico italiano, con toni divisivi, in particolare nei confronti di migranti, rifugiati, richiedenti asilo e cittadini con background migratorio, nonché verso le persone LGBTI. Secondo l’ECRI, molte delle dichiarazioni razziste e discriminatorie provengono da politici e figure pubbliche, specialmente durante i periodi elettorali.
Il rapporto raccomanda che le figure pubbliche ei politici si pronuncino fermamente contro i discorsi d’odio , promuovendo il rispetto e la comprensione tra le comunità. L’ECRI suggerisce inoltre che i partiti politici adottino codici di condotta per vietare l’uso di discorsi razzisti e discriminatori e prevedano sanzioni per chi viola queste regole.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al Capo della Polizia, prefetto Vittorio Pisani, esprimendogli lo stupore per le affermazioni contenute nel rapporto della Commissione contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa e ribadendo stima e vicinanza alle forze di Polizia”. Lo si è appreso al Quirinale.
“Il Consiglio d’Europa, il cui scopo dovrebbe essere promuovere la democrazia, i diritti umani, l’identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali nei Paesi in Europa, trova il tempo di esprimere un pesante giudizio verso le Forze di Polizia italiane arrivando addirittura ad accusarle di razzismo. È inaccettabile che un’organizzazione internazionale – di cui non tutti hanno ancora ben compreso il ruolo – insulti donne e uomini che con dedizione ogni giorno mettono a rischio la loro vita per garantire la sicurezza dei cittadini”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
Questo pomeriggio il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha espresso gratitudine alla premier italiana Giorgia Meloni per il suo sostegno ai valori tradizionali della famiglia, in contrasto con le posizioni dei sostenitori dei diritti LGBTQ+. Secondo quanto riportato dalla presidenza della Repubblica di Ankara, Erdogan ha ringraziato Meloni durante una telefonata “ha ringraziato la premier italiana (Giorgia) Meloni per il suo approccio a sostegno del concetto di famiglia, che dà priorità ai valori della famiglia contro i sostenitori degli Lgbt”.
Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha spesso sostenuto politiche a favore della famiglia tradizionale, mentre Erdogan ha adottato una posizione simile in Turchia, opponendosi al movimento LGBTQ+ e promuovendo la famiglia come pilastro della società.