
Il giovane sottufficiale dell’Esercito, appartenente al 185esimo Reggimento paracadutisti della Folgore (Rrao), è stato ritrovato senza vita nelle acque del lago di Bolsena. Le ricerche, iniziate nel pomeriggio di martedì 22 ottobre, si sono concluse tragicamente nella notte. Il corpo giaceva a 24 metri di profondità, recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco.
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Il ritrovamento del giovane ufficiale

Il paracadutista era disperso dopo un’esercitazione militare. La simulazione, che coinvolgeva anche il 3° Reggimento elicotteri per operazioni speciali “Aldebaran” (Reos), prevedeva un lancio da elicottero sul lago. L’obiettivo era raggiungere un’imbarcazione di recupero. Qualcosa, però, è andato storto: il giovane non è più riemerso.

La vittima è il sergente maggiore aiutante Vincenzo Aiello, scomparso tra i flutti dopo essersi lanciato dall’elicottero durante un’esercitazione che simulava un salvataggio in acqua. Originario di Catanzaro, il sergente maggiore Aiello aveva 45 anni, non era sposato e non aveva figli.
I commilitoni hanno dato subito l’allarme. Le operazioni di soccorso sono partite immediatamente, con unità speciali che hanno scandagliato le acque del lago. Sul posto si sono attivati vigili del fuoco, sommozzatori e mezzi aerei, in una corsa contro il tempo.
Le condizioni del lago e il maltempo hanno complicato le ricerche. Il lago di Bolsena, in alcuni punti, arriva fino a 150 metri di profondità. Le piogge del pomeriggio di martedì hanno costretto le squadre a fermarsi temporaneamente. Le operazioni sono riprese nella notte con droni e sonar.
Alla fine, il tragico epilogo. Il corpo del parà è stato trovato dai sommozzatori. Sul luogo, oltre ai soccorritori, sono arrivati anche i carabinieri e le autorità competenti. Il giovane sottufficiale lascia un vuoto profondo tra i suoi commilitoni e in tutto l’Esercito.