
A Pisa, tredici poliziotti finiscono sotto inchiesta per gli scontri avvenuti lo scorso febbraio durante un corteo pro Palestina. La manifestazione, che doveva svolgersi pacificamente, è degenerata quando la polizia ha caricato un gruppo di studenti per impedire che il corteo raggiungesse Piazza dei Cavalieri, nel cuore della città. Le accuse mosse nei confronti degli agenti, che includono poliziotti del reparto mobile fiorentino, parlano di eccesso colposo di legittima difesa e lesioni lievi colpose.
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I fatti del 23 febbraio 2024
Quel 23 febbraio, circa cinquanta studenti delle classi superiori si sono trovati di fronte un cordone di polizia deciso a bloccare il loro percorso. Gli scontri hanno sollevato polemiche e critiche verso la condotta degli agenti in servizio. Dopo la manifestazione, sette poliziotti, coinvolti negli scontri, si sono autoidentificati e hanno collaborato con la procura.
La polizia scientifica di Pisa ha effettuato le identificazioni necessarie, portando all’iscrizione dei tredici agenti nel registro degli indagati. La procura sta ora esaminando i fatti per capire se le cariche contro gli studenti siano state una reazione eccessiva rispetto alla situazione.
Susanna Ceccardi (Lega): “Solidarietà agli agenti”
Sul caso è intervenuta Susanna Ceccardi, europarlamentare toscana della Lega, che ha espresso il suo pieno sostegno agli agenti coinvolti. «Totale solidarietà agli agenti e ai dirigenti della polizia», ha dichiarato, sottolineando che gli agenti stavano cercando di tutelare la sicurezza pubblica. «Io sto dalla parte dei poliziotti anche e soprattutto in questo momento di difficoltà», ha aggiunto, invitandoli a svolgere il loro lavoro con serenità, confidando in una risoluzione positiva del procedimento.