
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è espressa con determinazione sul protocollo Italia-Albania per la gestione dell’immigrazione, confermando la sua volontà di portare avanti l’iniziativa nonostante gli ostacoli. Intervistata dal direttore del Tempo, Tommaso Cerno, durante l’evento celebrativo degli 80 anni del quotidiano presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma, Meloni ha sottolineato che il piano è stato elaborato “nel pieno rispetto del diritto italiano ed europeo” e non intende permettere che venga smontato a causa delle critiche di alcune parti politiche.
Meloni ha ribadito la sua determinazione ad affrontare il tema dell’immigrazione in modo deciso, spiegando che il protocollo rappresenta una visione chiara e risoluta. “Sono determinata ad andare avanti,” ha affermato la premier, difendendo il progetto come una risposta alle sfide che l’Italia affronta in materia di immigrazione.
In risposta alla domanda su un possibile complotto della magistratura contro il governo, Meloni ha escluso l’idea di un piano orchestrato per sovvertire l’esecutivo, pur riconoscendo un atteggiamento di “menefreghismo” da parte di alcuni settori rispetto alla volontà popolare: “Non parlerei di complotto… Leggo di una Giorgia Meloni complottista, non c’è un disegno di sovvertire la volontà popolare, ma c’è un certo menefreghismo verso la volontà popolare”. In particolare, Meloni ha commentato la controversa mail del giudice Patarnello, osservando che essa conferma la sua azione politica basata su una “visione” piuttosto che su interessi personali. “Una politica forte, non condizionabile, è vista come un problema da chi ha costruito potere sulla debolezza della politica,” ha aggiunto, evidenziando la sua intenzione di proseguire con una linea di governo trasparente e indipendente.