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Papa Francesco irremovibile, taglia indennità ai cardinali: “Misura necessaria”

Pubblicato: 23/10/2024 15:26

Dal primo novembre le buste paga dei cardinali che lavorano in curia saranno meno consistenti. Con una lettera indirizzata “ai principali collaboratori del Collegio cardinalizio” e firmata dal potentissimo capo della Segreteria per l’economia, il prefetto Maximino Caballero è arrivata la ferale comunicazione che in questa fase di riforma economica occorre “un segno di concreta dimostrazione dello spirito di servizio ed essenzialità”. Il Prefetto ha inviato la comunicazione ufficiale ai vari cardinali, informandoli della decisione del Papa di sospendere le due indennità finora riconosciute: la “Gratifica per la Segreteria” e l'”Indennità di Ufficio”. Questi compensi erano parte degli emolumenti mensili dei cardinali.
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La misura fa parte di una serie di provvedimenti per contenere le spese, indicati come necessari per affrontare le difficoltà economiche attuali della Santa Sede. Caballero Ledo ha inoltre menzionato che saranno introdotte altre misure che richiederanno il contributo di tutti i membri coinvolti, senza entrare nel dettaglio. Sono in tutto una trentina i porporati che svolgono incarichi nei dicasteri. Il loro stipendio non oltrepassa i 5mila euro, compresi i vari benefit. La scorsa settimana, Papa Francesco aveva avvisato gli oltre 200 membri del Collegio cardinalizio che era in arrivo una spending review. Il Pontefice incoraggiava inoltre ogni capo dicastero a far funzionare al meglio la propria struttura di riferimento, così da alleggerire il peso sulle casse comuni.

Nel 2021, a causa dell’impatto della pandemia di Covid-19 sulle finanze vaticane, il Papa aveva già imposto una riduzione generalizzata degli stipendi del clero e dei dirigenti vaticani, con decurtazioni del 10% per i cardinali, dell’8% per i capi dicastero e i segretari, e del 3% per sacerdoti, religiosi e religiose in servizio. Una scelta significativa in quella circostanza era stata l’esenzione dei dipendenti laici da questi tagli, in particolare quelli con una famiglia a carico. Ciò rifletteva l’attenzione del Papa verso la tutela dei lavoratori più vulnerabili, come i dipendenti laici, molti dei quali devono affrontare le difficoltà legate al mantenimento dei nuclei familiari.

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