Vai al contenuto

Dopo Spano, anche Giuli? Voci di possibili dimissioni per il Ministro della Cultura

Pubblicato: 24/10/2024 12:36
Germania

Parafrasando, potremmo dire che “non c’è pace per la Cultura”. Dopo il caso Sangiuliano e il pasticcio della nomina di Francesco Spano, ora il Ministero è al centro di una bufera politica che potrebbe avere conseguenze dirette per il ministro Alessandro Giuli. Secondo quanto riportato da Repubblica, la situazione è diventata insostenibile.

Il clima di tensione e di polemiche che ha già portato alle dimissioni di figure chiave come per l’appunto Spano e Francesco Gilioli ormai pare inarrestabile. Così come le divisioni che si sono create all’interno di FdI in seguito alla criticatissima gestione del Ministro attualmente in carica. A cui si aggiungono gli echi del suo recente discorso di presentazione “surreale”, in cui si parlava di “apocalittismo difensivo” e di “infosfera globale“, diventato subito virale in rete.

Un ministero in tempesta

Giuli si trova a fronteggiare una crisi senza precedenti, avendo forzato decisioni controverse che hanno suscitato malumori sia all’interno del suo ministero che tra le fila del governo. Repubblica nella sua ricostruzione sottolinea come il ministro stia “rischiando di pagare le conseguenze” per aver riacceso il dibattito sull’assenza di una classe dirigente competente in Fratelli d’Italia. La nomina di Spano, considerato “una presenza imbarazzante“, è stata accolta con grande resistenza. Ma la cosa peggiore, dal punto di vista dei vertici di FdI, è che ha evidenziato l’esistenza di fratture all’interno del partito.

Le polemiche e il clima di sfiducia

La vicenda di Spano è stata caratterizzata da attacchi personali e pressioni politiche. L’ex uomo voluto dalla piddina Melandri nella sua squadra in passato, già oggetto di critiche per il suo passato e la sua vita privata, ha infine deciso di dimettersi dopo che le accuse e le critiche nei suoi confronti hanno superato il livello di guardia. Si è parlato anche di un controverso contratto di consulenza per il suo compagno, che ha sollevato interrogativi su un possibile conflitto di interessi.

Secondo Repubblica, Giuli non solo non avrebbe saputo, ma nemmeno voluto ascoltare i segnali di malcontento che emergevano nel partito. “Il ministro ha deciso di forzare,” si legge nell’articolo, nel quale si suggerisce come questa sua scelta rischi di costargli caro. Il rifiuto di Giuli di prendere in considerazione i suggerimenti e le preoccupazioni dei suoi colleghi ha ulteriormente minato la sua posizione.

Il ruolo di Palazzo Chigi

Le recenti chat di dirigenti di Fratelli d’Italia, in cui un alto esponente ha usato termini offensivi per descrivere Spano, sono un chiaro indicatore della tensione che si respira nel partito. La giustificazione dell’autore delle dichiarazioni “omofobe”, che ha sostenuto di “riportare gli umori della base,” fa capire come la mancanza di leadership e dialogo interno sia al Ministero, sia nell’esecutivo possa costare cara al Ministro.

Con la pressione proveniente da Palazzo Chigi e le incertezze che si accumulano, il futuro di Giuli come ministro della Cultura appare sempre più precario. Le conseguenze delle sue decisioni passate sono evidenti e, come evidenziato da Repubblica, il tempo per recuperare potrebbe essere già scaduto. Giuli, ora più che mai, rischia di pagare le conseguenze di una crisi che lui stesso ha contribuito a innescare.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 24/10/2024 12:39

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure