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Esplosione nello stabilimento Toyota, chiude la fabbrica: 850 persone in cassa integrazione

Pubblicato: 24/10/2024 19:21

Un tragico incidente si è verificato in un capannone della Toyota Handling sulla Persicetana Vecchia, appena fuori Bologna, dove un compressore è esploso. Il bilancio provvisorio è di un due morti, Fabio Tosi e Lorenzo Cubello, e almeno tre feriti gravi. Il sindaco di Calderara di Reno, Giampiero Falzone, ha confermato l’esplosione avvenuta nello stabilimento Toyota a Borgo Panigale, sottolineando la gravità della situazione. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e il personale del 118 per prestare soccorso. Attualmente sono in corso verifiche per accertare se vi siano altre persone intrappolate sotto le macerie.
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Toyota Material Handling, nel corso di una riunione nel pomeriggio, ha comunicato ai rappresentanti dei lavoratori la chiusura dello stabilimento di Bologna, nella zona di Bargellino, interessato ieri da un’esplosione e che tutte le attività lavorative, non solo in presenza ma anche da remoto (nessuna esclusa) sono sospese fino a nuova comunicazione. Si procederà ad aprire la cassa integrazione ordinaria a partire dal 23 ottobre, non si sa fino a quando. Una decisione con delle conseguenze pesanti: 850 dipendenti finiranno infatti in cassa integrazione.

La cassa integrazione, spiega la rsu Fiom, non riguarderà il sito di Crespellano, che proseguirà le proprie attività. «Come rappresentanza sindacale abbiamo ricordato di attivare l’ammortizzatore sociale anche per i somministrati e abbiamo chiesto la stabilizzazione dei due contratti di somministrazione in scadenza al 31 ottobre (tutti gli altri hanno scadenza 30 novembre e l’integrazione al 100% a carico dell’azienda del trattamento di cassa integrazione», prosegue.

Lorenzo Cubello stava per diventare padre

Le vittime erano giovani, ed a piangerle adesso ci sono famiglie straziate. uno di loro stava per diventare padre, Lorenzo. Ora parla uno dei suoi amici: “Sono incredulo – ha detto – non pensavo potesse succedere una cosa del genere nel posto di lavoro, anche se sappiamo che ci sono tanti morti. Uno può farsi male, ma non tornare a casa alla sera è tutta un’altra cosa. Ci sono tanti controlli che vengono fatti, alcune cose possono essere migliorate. Nessun luogo di lavoro è immune da rischi», ha aggiunto. Ancora non è chiaro cosa sia successo: «Ho sentito dire che è esploso un compressore, non so cosa avevano installato. Fino a quando non ci saranno i rilievi non si può dire”

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