
Un curioso episodio accaduto in una pizzeria della Valsugana ha generato discussioni sui social, dopo che lo scrittore trentino Sergio Paoli ha pubblicato una foto di uno scontrino su cui si leggeva un costo extra per tagliare la pizza e per il cartone dell’asporto. “Pizzeria in Valsugana. Due euro per tagliare (male) quattro pizze e quattro euro per l’imballaggio”, ha scritto Paoli nel suo post sulla pagina Facebook “Il trentaquattresimo trentino”, da lui gestita. La notizia ha fatto scalpore, tanto da essere ripresa anche dal quotidiano britannico DailyMail.
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Il caso
Secondo quanto riportato dal Corriere del Trentino, l’episodio è avvenuto domenica 20 ottobre, quando Paoli, in compagnia della famiglia, si è recato presso “Rosy’s pub e pizzeria” a Scurelle, in provincia di Trento. Dopo aver ordinato quattro pizze, ha notato una discrepanza tra il costo segnato sullo scontrino e quello indicato nel menù. “Ho subito notato una differenza tra quanto pagato e quanto avrei dovuto, in base al menù esposto”, ha spiegato. Analizzando lo scontrino, si è accorto della voce “tagliata”, addebitata 50 centesimi per pizza, oltre a 4 euro complessivi per i cartoni d’asporto.
Nel post, Paoli ha anche ironizzato sulla rapidità del servizio: “Ho cronometrato il tempo necessario per tagliare una pizza e ho calcolato che, con una rotella affilata, si possono fare due tagli in due o tre secondi. In un minuto si possono tagliare più di venti pizze, per un totale di 1200 all’ora”. Continuando con tono sarcastico, ha aggiunto: “Lavorando sei ore al giorno, sei giorni alla settimana per 50 settimane l’anno, si potrebbero tagliare oltre due milioni di pizze, incassando oltre un milione di euro solo per il taglio. Se si aggiunge il costo del cartone, l’incasso potrebbe raddoppiare”.
Il titolare della pizzeria ha replicato tramite il giornale online trentino Il T, spiegando: “Non siamo una pizzeria al taglio, quindi il servizio viene fatto pagare. Anche i cartoni rappresentano una spesa per noi, ed è per questo che viene addebitato un costo ai clienti”.