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L’attore Alberto Gimignani assolto dopo 10 anni: “È stato liberatorio, la mia vita congelata”

Pubblicato: 25/10/2024 14:59

Alberto Gimignani tira un sospiro di sollievo dopo dieci anni e quattro mesi di tormento. Finalmente la sentenza di assoluzione lo libera da un’accusa che aveva congelato la sua carriera e cambiato la sua vita. “È stata la cosa più liberatoria, l’emozione più grande che ho provato dopo la nascita di mio figlio,” confida l’attore. L’accusa di essere il tecnico di una banda dedita al furto e alla rivendita di telefonini lo aveva travolto nel 2014, spingendolo in un incubo senza fine.
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Una carriera distrutta

Il noto volto di serie tv come Distretto di Polizia, La Piovra e Un Posto al Sole ricorda l’inizio di questa odissea come se fosse ieri. “Ero negli Stati Uniti da mio figlio, quando mio padre mi ha chiamato dicendomi che mi cercava la polizia. Pensavo a uno scherzo.” Da lì, il baratro. Arrestato, si ritrova sedici giorni nel carcere romano di Regina Coeli, seguiti da sei mesi di arresti domiciliari. “Tutti, di fronte alla notizia di un arresto, dicono ‘eh beh, qualcosa aveva fatto’,” spiega con amarezza. “Dal punto di vista professionale, ti vengono chiuse tutte le porte, alla faccia della presunzione di innocenza.”

Per Alberto Gimignani, dieci anni di vita e carriera sono stati sottratti. “Fino a luglio del 2014 facevo fiction e film in prima serata. Da quel momento in poi, quasi più nulla.” Il suo nome, associato allo scandalo, portava solo diffidenza. “Nonostante un curriculum di tutto rispetto, la presentazione sulle scrivanie delle reti tv era: ‘Gimignani è in mezzo a una situazione complicata, aspettiamo’.” Un’attesa che è durata dieci anni, costringendolo a reinventarsi e a cercare opportunità in Francia, lontano da quel mondo artistico che lo aveva visto protagonista in Italia.

Una reazione a catena che distrugge anche i rapporti familiari

Gimignani descrive l’ingiustizia subita come una “reazione a catena” che non colpisce solo l’accusato, ma chi gli sta accanto. “Mia madre, delle volte, veniva non salutata da persone che conosceva,” rivela, sottolineando come una vicenda giudiziaria possa condannare, in un certo senso, anche la famiglia. L’attore paragona la sua esperienza a quella di Enzo Tortora, sottolineando quanto possa essere devastante il peso di un’accusa ingiusta.

Nonostante il calvario, Gimignani guarda al futuro con determinazione. “Ho sempre continuato e continuerò a fare l’attore,” dichiara, sperando di riprendere il percorso professionale lasciato in sospeso. “Questi dieci anni non me li ridà nessuno, ma sono sempre stato molto combattivo.” Una riflessione amara, infine, sull’esperienza vissuta: “Dal punto di vista umano, può capitare a chiunque. Devi fare i conti con la realtà, che è ben diversa da quello che impari sui libri di scuola o nei manuali di giurisprudenza.” Con forza e resilienza, Alberto Gimignani si prepara a riprendersi la scena, lasciandosi alle spalle un decennio di sofferenza e di battaglie per dimostrare la propria innocenza.

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