
Sara Centelleghe, giovane di 18 anni che avrebbe compiuto 19 a novembre, è stata brutalmente assassinata nella sua abitazione in via Nazionale 142 a Costa Volpino, in provincia di Bergamo. L’omicidio, avvenuto nelle prime ore del mattino di sabato 26 ottobre, ha sconvolto la comunità locale. La vittima sarebbe stata colpita con un coltello da cucina, riuscendo a lasciare l’appartamento e a scendere parzialmente le scale, dove sono state trovate tracce di sangue e impronte di un piede nudo. La giovane è però crollata senza vita poco dopo.
Arrestato un vicino
Per l’omicidio è stato arrestato Deep Gulshan, 19enne di origini indiane, residente nello stesso stabile della vittima. L’uomo è stato portato in caserma nella mattinata successiva al delitto. Al momento, il movente rimane ancora da chiarire. Le indagini condotte dalle forze dell’ordine hanno permesso di raccogliere “concordanti indizi di colpevolezza” contro di lui, portando all’accusa di omicidio volontario.

La scena del crimine
Secondo la ricostruzione di una vicina, Sara Centelleghe si trovava in casa con un’amica, la quale era uscita brevemente per comprare una bibita al distributore automatico sotto l’edificio. Al ritorno, la ragazza ha scoperto il corpo della vittima in una pozza di sangue e ha chiesto aiuto. L’allarme è stato lanciato anche da un’altra vicina che, dopo aver sentito delle urla, ha chiamato il 112. “Abbiamo visto sangue sulle scale, mio marito è salito e ha trovato una ragazza che chiedeva aiuto perché la sua amica era morta,” ha raccontato la testimone.

Il profilo della vittima
Sara era una studentessa del liceo Piana di Lovere, frequentando l’indirizzo umanistico con una media del 7,30. Nonostante alcune difficoltà in Diritto, materia che detestava, aveva grandi ambizioni per il futuro. La sua amica Nicole ricorda Sara come una persona sempre attenta al proprio aspetto, sottolineando: «Era sempre molto curata, le piaceva essere bella e sempre in ordine». Questa cura di sé rifletteva anche il suo sogno di intraprendere gli studi per diventare chirurgo estetico.
In un momento cruciale della sua vita, Sara stava preparando gli esami per la patente di guida. «Aveva appena guidato per la prima volta con l’istruttore ed era contenta, perché diceva che era più facile di quanto pensasse. Teneva molto alla patente perché così sarebbe diventata indipendente». Questi sogni di libertà e crescita personale sono stati tragicamente spezzati da un atto di violenza inspiegabile.