
I partiti di opposizione filo-occidentali della Georgia hanno rigettato i risultati delle recenti elezioni, definendoli falsificati e privi di legittimità. Secondo i dati ufficiali, il partito al governo Sogno Georgiano ha ottenuto la vittoria, ma la risposta delle forze politiche contrarie è stata immediata e decisa.
Denuncia di brogli e usurpazione del potere
“La nostra posizione è chiara: non riconosciamo i risultati falsificati di queste elezioni rubate”, ha dichiarato la leader dell’Unm, Tina Bokuchava, durante una conferenza stampa convocata per contestare la validità delle urne. Alla sua voce si è unita quella della leader del partito Akhali, Nika Gvaramia, che ha accusato il Sogno Georgiano di “usurpazione del potere e colpo di Stato costituzionale”. Le dichiarazioni dei leader dell’opposizione sottolineano un clima di tensione e sfiducia, alimentando timori per la stabilità politica del paese.
La reazione della comunità internazionale
Il contesto delle elezioni in Georgia è seguito con attenzione anche dalla comunità internazionale, preoccupata per le possibili ripercussioni sulla stabilità della regione e sugli equilibri geopolitici. Per ora, l’opposizione chiede la ripetizione del voto, promettendo ulteriori proteste se le loro richieste non verranno accolte.