
È arrivato il momento di passare all’ora solare. Questa notte, intorno alle 3, le lancette verranno spostate indietro di un’ora, un cambiamento che però non trova il consenso di tutti. Tra i critici più convinti c’è un’associazione di consumatori, che ribadisce come questa pratica risulti impopolare tra i cittadini e non giustifichi i costi rispetto ai benefici. “Da circa 20 anni chiediamo di eliminare il passaggio da ora legale a ora solare,” afferma il presidente, “e in base ai nostri sondaggi l’80% dei cittadini italiani si dice contrario al cambio delle lancette dell’orologio da eseguire due volte l’anno”.
Costi e impatti sulla salute
Secondo l’associazione, il passaggio tra ora solare e ora legale comporta costi superiori ai benefici, con un impatto che va ben oltre la semplice regolazione delle lancette. “I costi relativi al passaggio dall’ora legale a quella solare e viceversa sono decisamente superiori ai benefici,” spiegano. “Lo sfasamento di un’ora ha conseguenze su umore e benessere fisico per circa il 15% dei cittadini e causa disturbi del sonno in un bambino su due”. Riprogrammare i ritmi biologici, aggiungono, crea un disagio significativo per l’organismo, anche negli adulti, e non sorprende quindi che le farmacie registrino un aumento delle vendite di prodotti contro il jetlag a ogni cambio di orario.
Difficoltà tecniche e costi energetici
Oltre agli effetti personali, questa modifica coinvolge diversi aspetti tecnici, aggiungendo ulteriori complicazioni per le persone. “Non vanno trascurati i disagi per l’intera popolazione legati all’aggiustamento dell’orario,” spiegano, “dai sistemi informatici da aggiornare agli orari dei treni, passando per termostati, agende elettroniche, radiosveglie, orologi in auto e perfino nelle transazioni finanziarie”.
L’organizzazione conclude con una nota sui consumi energetici, sostenendo che mantenere l’ora legale per tutto l’anno rappresenterebbe un vantaggio in termini di risparmio. “Il passaggio ora legale/ora solare comporta costi sociali e perdite produttive superiori ai benefici, e anche sul fronte della spesa energetica adottare l’ora legale tutto l’anno consentirebbe notevoli risparmi sui consumi”. I dati forniti da Terna, aggiungono, confermano come una gestione continua dell’ora legale possa garantire un taglio consistente ai consumi energetici nazionali.