
Una partita epica quella andata in scena a San Siro, con Inter e Juventus che si dividono la posta in un incredibile 4-4 finale. Un match caratterizzato da continui ribaltamenti di fronte, emozioni fino all’ultimo secondo e protagonisti inaspettati.
Primo tempo: Inter avanti tra rigori e rimonte
La partita si apre con ritmi alti e occasioni da entrambe le parti. L’Inter trova subito il vantaggio grazie a un rigore di Zieliński al 15′, conquistato da Thuram dopo un fallo di Danilo. Ma la risposta bianconera non tarda ad arrivare: al 20′ Vlahović sigla l’1-1 sfruttando un assist perfetto di McKennie. Poco dopo è Weah a portare avanti la Juventus, finalizzando un bel cross di Conceicao al 26′.
La reazione dell’Inter è immediata: al 35′ Mkhitaryan trova il pareggio con un preciso sinistro sul primo palo. Passano due minuti e i nerazzurri tornano in vantaggio con un altro rigore di Zieliński, che spiazza Di Gregorio. Il primo tempo si chiude sul 3-2 per l’Inter, con le squadre che mostrano grande intensità e qualche errore difensivo di troppo.
Secondo tempo: continui ribaltamenti e gol nel finale
Nella ripresa, la Juventus prova a spingere, ma è ancora l’Inter a colpire al 53′ con Dumfries, che sfrutta un’incertezza della difesa bianconera su calcio d’angolo per insaccare il 4-2. Sembra il colpo del KO, ma i bianconeri non si arrendono.
Al 71′, il giovane talento Kenan Yıldız riapre la partita con un gran sinistro a incrociare. La Juventus prende coraggio e, dopo aver sfiorato il pareggio con lo stesso Yıldız all’80’, trova il gol del definitivo 4-4 all’82’ con il turco, bravissimo a finalizzare un cross di Conceicao.
Le chiavi tattiche del match
La partita ha evidenziato pregi e difetti di entrambe le squadre. L’Inter ha mostrato grande capacità di reazione, ma ha pagato caro alcuni errori difensivi e cali di concentrazione. Thiago Motta, invece, ha saputo cambiare volto alla sua squadra con i cambi, inserendo un Yıldız ispirato e capace di fare la differenza negli ultimi venti minuti.
Sul fronte tecnico, ottima la prova di Thuram e Conceicao, protagonisti sia in fase offensiva che in copertura. Sommer e Di Gregorio, nonostante i numerosi gol subiti, sono stati determinanti con parate decisive che hanno mantenuto vivo il match fino all’ultimo.
Formazioni e sostituzioni: scelte che fanno la differenza
Thiago Motta ha schierato una Juventus inizialmente solida con un 4-2-3-1, affidando a Vlahović il ruolo di terminale offensivo. Inzaghi ha risposto con il classico 3-5-2, puntando sulla coppia d’attacco Thuram-Lautaro e un centrocampo esperto guidato da Barella. I cambi nel secondo tempo, come l’ingresso di Frattesi e Taremi per l’Inter, e quelli di Yıldız e Mbangula per i bianconeri, hanno aumentato la velocità e l’imprevedibilità delle giocate.
Conclusione: una partita da ricordare
Il Derby d’Italia ha regalato uno degli spettacoli più emozionanti di questa stagione. Con questo pareggio, l’Inter mantiene il primato in classifica, ma la Juventus dimostra di essere una squadra mai doma, capace di ribaltare qualsiasi situazione. Un match che verrà ricordato per l’intensità e la qualità delle giocate, ma anche per qualche incertezza difensiva che ha contribuito a mantenere alto il numero di gol segnati.
Il prossimo appuntamento vedrà entrambe le squadre impegnate in match cruciali per la lotta ai vertici della Serie A, e questa gara sarà certamente un banco di prova importante per valutare la solidità e la continuità di entrambe le formazioni.