Un giovane operaio di origine pakistana, di nome Tahla, è stato brutalmente aggredito oggi a Quarrata, in provincia di Pistoia, dopo essersi rivolto al sindacato Sudd Cobas per difendere i propri diritti. Il giovane lavoratore, impiegato presso la Vot International, azienda di proprietà cinese, ha riportato ferite al volto e alle braccia ed è stato successivamente medicato al pronto soccorso di Prato, dove ha ricevuto una prognosi di sette giorni. “Sappiamo che sei stato al sindacato,” gli avrebbero detto i responsabili in azienda, prima di assalirlo con bastoni di legno all’interno della fabbrica.
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La storia di Tahla
Secondo il sindacato Sudd Cobas, “Tahla si era presentato ieri al nostro sportello con altri colleghi, lamentando turni massacranti di 12-14 ore, lavoro irregolare e vari abusi subiti in azienda, gestita da un caporale.” Sempre secondo il sindacato, la Vot International è stata sottoposta di recente a controlli da parte dell’ispettorato del lavoro, durante i quali sarebbero emerse diverse irregolarità, ma gli abusi nei confronti dei lavoratori sono continuati senza interruzioni. Per protesta, il sindacato ha proclamato uno sciopero immediato in tutti e tre gli stabilimenti della ditta.
L’episodio odierno si inserisce in un contesto di tensione crescente. Solo alcune settimane fa, tra l’8 e il 9 ottobre, un gruppo di manifestanti del sindacato è stato vittima di un’aggressione durante un picchetto a Seano, vicino Prato.
Daniele Gioffredi della Cgil e Davide Chiappinelli di Fillea Cgil hanno diffuso una nota di condanna, esprimendo “solidarietà alla vittima, un lavoratore aggredito per aver avuto il coraggio di denunciare condizioni di lavoro inaccettabili.” La dichiarazione continua sottolineando come “lo sfruttamento stia diventando una piaga che colpisce anche questo territorio,” dove l’espansione di un modello produttivo basato sulla compressione dei diritti alimenta illegalità e competizione al ribasso.
La Cgil di Pistoia ha annunciato che continuerà a lottare per tutelare i lavoratori sfruttati e invita “tutti coloro che si trovano in una situazione simile a denunciare,” richiedendo maggiori risorse per gli organi ispettivi e il coinvolgimento delle istituzioni locali per fermare questa deriva.