
La città di Piacenza è sconvolta dalla tragedia di Aurora, la tredicenne morta dopo essere precipitata dall’ottavo piano della sua abitazione. Al centro delle indagini, l’ex fidanzato M.S., un ragazzo di 15 anni, indagato per omicidio volontario. Secondo quanto riportato agli inquirenti, il giovane sostiene che si sia trattato di un suicidio, ma la famiglia della vittima non crede a questa versione e parla di femminicidio.
Le accuse della famiglia e i messaggi sui social
A rendere ancora più dolorosa la vicenda sono le accuse lanciate dalla sorella di Aurora, Viktoria, che sui social ha dichiarato: «Non starò mai in silenzio» e ha invocato giustizia scrivendo «no al killer libero» e «buttatelo nell’ultimo buco e gettate la chiave». Viktoria ha anche spiegato, in un’intervista a La Stampa, che Aurora aveva paura di M.S., aggiungendo che esistono screenshot di chat in cui la ragazza confidava i suoi timori.
Anche la madre di Aurora ha confermato la versione della figlia, descrivendo il giovane come una persona ossessionata che non accettava la fine della relazione. «Era ossessionato, non accettava la fine della relazione. L’ultima volta l’ha picchiata tre giorni prima della morte», ha dichiarato la madre.
La dinamica dei fatti
Secondo la ricostruzione fornita dai familiari e dai social di Viktoria, il 15enne avrebbe aggredito Aurora, trascinandola fino al settimo piano del palazzo per poi farla cadere dall’ottavo piano. Successivamente, M.S. si sarebbe recato al bar sotto casa, dove si sarebbe lavato le mani prima di chiamare il 118, dichiarando che la ragazza si era suicidata. Viktoria ha sostenuto di avere la certezza di queste accuse grazie ai messaggi in cui Aurora parlava delle sue paure e del comportamento aggressivo del giovane.
Le indagini e i prossimi passi
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire con precisione quanto accaduto. Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, M.S. avrebbe atteso Aurora sotto casa e insieme sarebbero saliti al settimo piano, luogo in cui si erano già appartati altre volte. Il ragazzo ha dichiarato agli inquirenti che Aurora sarebbe “caduta da sola”. Il corpo della tredicenne è stato ritrovato sul terrazzo di un appartamento al quarto piano.
La procura sta ora aspettando i risultati dell’autopsia, che potrebbe chiarire se Aurora sia davvero caduta da sola o se ci siano segni di una possibile spinta. Nel frattempo, l’avvocata Lorenza Dordoni, che rappresenta la famiglia della vittima, segue da vicino il caso, in attesa di ulteriori sviluppi.
L’ex fidanzato: un passato di comportamenti ossessivi
Secondo quanto riferito dalla madre di Aurora, la ragazza aveva segnalato ai servizi sociali il comportamento del fidanzato, descritto come ossessivo e geloso. La donna ha confermato che Aurora aveva difficoltà a interrompere la relazione, segnata da episodi di violenza e controllo. A peggiorare il quadro, emergono informazioni su una sospensione scolastica ricevuta da M.S., dettaglio che potrebbe evidenziare una tendenza a comportamenti aggressivi e problematici.
La comunità attende giustizia
La tragica morte di Aurora ha scosso profondamente la comunità di Piacenza. Sui social e tra le persone vicine alla famiglia, si chiede giustizia e chiarezza sulla dinamica dei fatti. Le parole di Viktoria e della madre di Aurora lasciano trasparire dolore, rabbia e il bisogno di far emergere tutta la verità su quanto accaduto.