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Tinta per capelli, a cosa fare attenzione durante l’acquisto e come sceglierle. La guida di Altroconsumo

Pubblicato: 29/10/2024 10:58
tinta per capelli

Sembra banale, ma l’acquisto di una tinta per capelli non è una cosa così semplice come può sembrare. Ci sono infatti molti aspetti da tenere in considerazione, per questo Altroconsumo ha stilato una guida a favore dei clienti che hanno bisogno di questo prodotto. Quando facciamo la tinta fai-da-te, risparmiamo tempo e denaro, ma dobbiamo cavarcela da soli: ecco quindi alcuni consigli per fare la scelta giusta e ridurre al minimo i rischi di allergia. Le tinte per capelli non sono infatti tutte uguali. Dunque, la prima domanda da porsi prima di scegliere un prodotto è: quanto dura la tinta per capelli? Spiega Altroconsumo: “Dipende dalla tinta: ci sono tinte che colorano i capelli in maniera irreversibile, altre durano per diversi lavaggi con lo shampoo e altre che vanno via dopo pochissimo”.
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Facciamo quindi prima di tutto chiarezza sui tipi di tinte per capelli:
temporanee (o lavabili): coprono superficialmente i capelli con il colore scelto, la colorazione si deposita sulla superficie del capello, quindi non lo modifica dall’interno, e viene rimossa in pochi lavaggi successivi. Rispetto alle altre tipologie di tinte, le tinte lavabili per capelli sono spesso disponibili anche in colorazioni molto accese e poco usuali (come blu, azzurro, rosa colori spesso usati dai più giovani), ma possono anche solo ravvivare il colore naturale aggiungendo riflessi;
semipermanenti: penetra parzialmente all’interno del capello, è indicata per rinforzare il colore naturale e per coprire parte dei capelli bianchi, ma l’effetto scompare progressivamente in 6-8 settimane. Il riflessante, ci cui sentiamo parlare spesso dal parrucchiere, non è altro che un tipo di tinta semipermanente;
permanenti: grazie a una reazione chimica che avviene all’interno del capello permette di cambiarne il colore in maniera definitiva con una nuova colorazione che resiste bene ai lavaggi. Questa tinta è indicata per coprire i capelli bianchi in maniera definitiva.
La maggior parte delle tinte che troviamo sugli scaffali è di tipo permanente (detta anche colorazione permanente).

Altro aspetto fondamentale da considerare: per ottenere il risultato sperato, bisogna considerare il colore di partenza. “A differenza di quello che può fare un parrucchiere, a casa non si può pretendere di stravolgere la propria chioma se per esempio si parte da un colore scuro. Sulla confezione della tinta in genere si trovano utili indicazioni che aiutano nella scelta del colore più adatto in base al proprio colore. In generale, più è chiaro il colore naturale dei capelli (o il colore di partenza se i capelli sono già stati tinti) maggiore sarà il numero di nuance che si potranno scegliere”. Al contrario, se si hanno i capelli neri o castani molto scuri e si desidera passare a un colore chiaro sulle tonalità del biondo, “conviene affidarsi a un parrucchiere”. Partire da una base bianca, invece, facilita le cose: il colore ottenuto sarà molto simile a quello indicato sulla confezione.

Molte tinte, per sostituire l’ammoniaca usano l’ethanolamine, ma è bene sapere che questo è un ingrediente che può essere allergenico e contenere impurità non desiderabili. Infatti Altroconsumo spiega: “Il claim ‘senza ammoniaca’ presente su quasi tutte le tinte è usato a solo a scopo di marketing e non decreta in alcun modo la sicurezza del prodotto. Semplicemente la tinta puzzerà di meno, ma al posto dell’ammoniaca avrà dentro una sostanza che fa la stessa cosa (ovvero crea un pH basico), ma lo fa meno bene e per questo ne serve una quantità maggiore, oltre che più problematica dal punto di vista della sicurezza”. Ma il vero (e provato) problema delle tinte è il potenziale allergico di quasi tutti gli ingredienti chiave che intervengono nella formazione del nuovo colore. “Tra questi vi sono la p-phenylenediamine, detta anche PPD (la sostanza più incriminata), il toluene-2,5-diamine, il resorcinol (problematico anche perché è un potenziale interferente endocrino), l’m-aminophenol e molti altri perché purtroppo la lista è lunga”. Per questo motivo, se si sa di essere sensibili a uno o più di questi componenti bisogna leggere bene la lista degli ingredienti.

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