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Lecce, 58enne rimandata a casa, le posticipano l’operazione al cuore: muore in pochi giorni

Pubblicato: 30/10/2024 23:47

La procura di Lecce ha avviato un’indagine sulla morte di un’imprenditrice di 58 anni, deceduta l’8 settembre scorso dopo che il suo intervento al cuore era stato rinviato per priorità su altre emergenze. Il caso si è svolto tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, e ora i familiari della donna, attraverso i loro legali, chiedono chiarezza e giustizia.
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Il calvario della donna ha avuto inizio a fine agosto, quando si è presentata per la prima volta al pronto soccorso lamentando malesseri. Nonostante alcuni esami avessero rilevato anomalie, i medici l’hanno dimessa prescrivendole una terapia farmacologica. La sua salute, però, ha continuato a peggiorare, costringendola a tornare in ospedale pochi giorni dopo con sintomi ancora più gravi. A quel punto è stata ricoverata nel reparto di Cardiologia e, dato il deterioramento delle sue condizioni, trasferita successivamente in terapia intensiva coronarica.

I medici, riconoscendo la criticità del quadro clinico, hanno deciso di programmare un intervento di cateterismo cardiaco. Tuttavia, a causa di alcune emergenze impreviste che hanno tenuto occupata la sala operatoria, l’operazione è stata posticipata di 48 ore. Durante l’attesa, le condizioni della donna sono precipitate, e l’imprenditrice non ha superato la crisi, spegnendosi in ospedale prima di poter essere operata.

Il tragico decesso ha spinto i tre figli della donna a rivolgersi alla magistratura, chiedendo di indagare per comprendere se ci siano state negligenze o ritardi nella gestione clinica. La procura ha aperto un’inchiesta contro ignoti e ha disposto l’autopsia per accertare le cause esatte del decesso, cercando di chiarire se il rinvio dell’intervento sia stato un fattore determinante nella morte della donna.

Il caso ha riacceso il dibattito sull’accesso alle cure e sulle risorse sanitarie, con l’ospedale Vito Fazzi sotto i riflettori per la gestione delle emergenze e l’organizzazione delle procedure urgenti. Al momento, l’indagine procede senza indagati, ma i familiari dell’imprenditrice auspicano che l’inchiesta possa fare luce sugli eventi e stabilire eventuali responsabilità, portando giustizia per la perdita della loro madre.

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