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“Roberto è morto ma è qui”. La dedica di Renato Zero sul palco che commuove tutti

Pubblicato: 31/10/2024 10:32

“Roberto è qui. È morto a soli 30 anni, ma è qui. Perché in mezzo a noi ci sono gli angeli.” Con queste parole, Renato Zero ha voluto regalare un momento di commozione profonda a un padre distrutto dal dolore, incontrato quasi per caso durante i suoi due giorni perugini. Di fronte a un pubblico commosso e attento, Zero ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di toccare il cuore delle persone, soprattutto quando ha raccontato di Roberto Giacometti, un giovane scomparso prematuramente, ma ancora vivo nei ricordi di chi l’ha amato.

L’omaggio che ha commosso il pubblico

La tragedia di Roberto ha colpito il cantante al punto da spingerlo a condividere la sua storia, martedì sera, durante il suo tour Autoritratto al PalaBarton. In un palasport gremito, Renato Zero ha parlato dell’importanza dei giovani, il futuro della nostra società, ricordando come abbiano bisogno di incoraggiamento e sostegno, anche se spesso devono difendersi da una politica che non li rappresenta. In questa riflessione, ha inserito un pensiero per Roberto, un giovane strappato alla vita a causa di un infarto fatale. Era il 19 ottobre 2022 quando Roberto, un operaio di 30 anni, rientrava a casa dopo una giornata di lavoro. Mentre percorreva la superstrada tra Ponte Felcino e Perugia, il suo cuore si è fermato. La sua auto è uscita di strada, finendo nel fossato lungo la E45, vicino a Lidarno. Nonostante l’arrivo immediato dei soccorsi, per Roberto non c’è stato nulla da fare. Si racconta che il suo cuore abbia cessato di battere prima ancora dell’impatto, lasciando una famiglia e un padre distrutti dal dolore.

L’incontro tra il padre di Roberto e Renato Zero è avvenuto per caso, in un albergo dove il cantante soggiornava. Tra una colazione e una conversazione, il padre ha confidato il suo dolore al cantante. Un incontro spontaneo, ma di grande intensità, in cui il padre ha trovato una figura amica in Zero, che ha colto la sofferenza celata dietro le parole e gli occhi di quell’uomo. Renato Zero, visibilmente toccato, ha poi deciso di dedicare qualche minuto della serata a Roberto e alla sua famiglia.

Una dedica che unisce cuore e musica

In quel momento di riflessione davanti a migliaia di spettatori, Zero ha sublimato il ricordo di Roberto, rendendolo un simbolo per tutti i figli che non ci sono più e per i genitori che vivono nel ricordo. Le parole di Zero hanno risuonato con forza tra i diecimila spettatori del PalaBarton, molti dei quali hanno trattenuto a stento le lacrime. Con la sua dedica, Renato Zero ha ricordato come la musica possa diventare un ponte tra il mondo terreno e quello spirituale, capace di far vibrare i cuori anche nelle situazioni più tragiche.

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