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Sara Centelleghe uccisa con 70 forbiciate dal vicino di casa

Pubblicato: 31/10/2024 09:07

Un risveglio improvviso, un grido soffocato, e poi il dramma: Sara Centelleghe, 18 anni, è stata brutalmente uccisa nella notte del 30 ottobre 2024 dal vicino di casa, Jashandeep “Deep” Badhan, 19 anni. L’omicidio, avvenuto nell’appartamento di Sara a Costa Volpino, ha scosso profondamente la comunità. La giovane è stata sorpresa da Badhan mentre frugava nel suo zaino alla ricerca di hashish e, scoperta, è stata attaccata senza pietà. Sara, svegliatasi di soprassalto, ha tentato disperatamente di difendersi. Il suo aggressore, però, non si è fermato, colpendola con una violenza inaudita. Sara è stata trascinata a terra appena fuori dalla sua cameretta, arredata con mobili blu e nel pigiamino di Hello Kitty. Alla fine, Jashandeep ha trovato un paio di forbici nella cucina e le ha inferto una serie di colpi alla testa e alla nuca, per un totale di settanta ferite. Secondo il medico legale, il dottor Matteo Marchesi, la ragazza aveva anche il cranio sfondato e segni di strangolamento, una conferma dell’efferratezza dell’omicidio.

Il movente

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri e confermato dalla gip Alessia Solombrino, il movente sarebbe stato legato alla ricerca di droga. Badhan ha dichiarato di essere entrato nell’appartamento con i soli calzini per non fare rumore, lasciando le ciabatte fuori dal condominio. «Io mi sono spaventato e le ho dato dei pugni», avrebbe ammesso durante l’interrogatorio, cercando di giustificare l’omicidio come un’azione istintiva. Il giovane ha anche dichiarato che l’assenza di droga lo rendeva molto agitato, sottolineando una dipendenza che lo spingeva a “esplodere” senza hashish. Tuttavia, la gip Solombrino ha sottolineato che l’uso di sostanze come alcol e droga, che potrebbero aver alterato i freni inibitori di Badhan, non basta a giustificare la lucidità con cui l’assassino ha agito prima e dopo il delitto. La gip ha infatti evidenziato come il ragazzo sia stato in grado di precostituirsi un alibi scambiando messaggi con l’amica minorenne ospite di Sara, dimostrando una chiara consapevolezza delle sue azioni.

Il ruolo dell’amica

Mentre l’omicidio si consumava, Badhan era impegnato a scambiarsi messaggi con una 17enne, alla quale chiedeva di scendere in strada per incontrarsi e procurarsi della droga. Dalla ricostruzione, alle 00.28 Badhan scrive: «Hai da smokare?», termine in gergo per chiedere hashish, e continua a comunicare con l’amica fino a pochi minuti prima dell’una, quando la giovane risale in casa e scopre il corpo di Sara. I vicini, intanto, riferiscono di avere udito grida e rumori, senza tuttavia sospettare la tragedia che stava avvenendo. Inoltre, l’indagine ha portato al sequestro di diverse sostanze. Un panetto di hashish da 64 grammi, una dose da mezzo grammo e un bilancino sono stati trovati in un bidone della spazzatura vicino al condominio. L’ipotesi degli investigatori è che appartenessero alla 17enne, che ha tentato di disfarsene e di cancellare la chat con Badhan per proteggersi.

Le indagini, coordinate dalla Procura dei minorenni di Brescia, proseguono per chiarire le responsabilità dei coinvolti. Restano da accertare i dettagli sul coinvolgimento della 17enne e di un terzo giovane, a cui lei avrebbe passato cocaina. Altri 30 grammi di marijuana sono stati trovati nell’appartamento di Sara, ma non è ancora chiaro a chi appartenessero.

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