Caso-Clostebol: squalifica quasi certa per Sinner secondo Bracciali, ma c’è chi spera nell’assoluzione
L’ombra di una squalifica pesa sul futuro sportivo di Jannik Sinner. L’ipotesi sembra quasi inevitabile, secondo quanto dichiarato dall’ex tennista azzurro Daniele Bracciali. Intervistato da Mowmag, Bracciali ha espresso preoccupazione sull’arrivo dello stop per il nostro numero uno.
“Conoscendo come funzionano Wada e Itia“, ha spiegato Bracciali, “purtroppo credo che la squalifica sia quasi certa.” Dichiarazioni che spaventano tutti gli appassionati di tennis, che temono di perdere il loro campione per un periodo di tempo ancora indefinito.
“Non è giusto squalificare senza dolo”
Bracciali critica il principio della “responsabilità oggettiva” che prevede una squalifica anche in assenza di intenzionalità. “Non è giusto squalificare un atleta se si dimostra che non ha assunto sostanze per migliorare le proprie prestazioni”, sostiene l’ex tennista, che sottolinea come in situazioni simili la Wada non abbia sempre fatto appello.
L’ex azzurro ha ricordato il caso di Marco Bortolotti, che, pur coinvolto per la stessa sostanza, non ha subito sanzioni severe. “La soluzione giusta sarebbe l’assoluzione per Sinner, soprattutto considerando la trasparenza e la correttezza che ha sempre dimostrato.”
Una squalifica non cambierebbe la classifica ma peserebbe psicologicamente
Bracciali osserva che, qualora Sinner dovesse essere squalificato per alcuni mesi, le ripercussioni sulla sua classifica sarebbero minime grazie al vantaggio accumulato. Il vero peso sarebbe mentale e umano, una macchia che avrebbe comunque delle conseguenze. “Squalificarlo sarebbe una grande ingiustizia“, afferma Bracciali, ricordando come situazioni simili si siano già verificate, lasciando spesso un segno profondo negli atleti coinvolti.
Uno spiraglio: l’assoluzione per chiudere il capitolo
Per molti, un’assoluzione rappresenterebbe l’epilogo più giusto, permettendo a Sinner di lasciarsi alle spalle tensioni e preoccupazioni. Bracciali in ogni caso crede che, anche in caso di sospensione, il tennista sarebbe comunque in grado di gestire la situazione con la stessa determinazione che ha dimostrato finora. Resta quindi l’attesa per una decisione che potrebbe segnare una svolta per il fuoriclasse del tennis italiano e mondiale.