Brasile – Paulo Peregrino, 61 anni, ha vissuto una vera e propria rinascita dopo che i medici gli avevano comunicato la mancanza di speranze di recupero dal suo cancro. In aprile, l’uomo ha intrapreso un percorso di terapia cellulare CAR-T, un trattamento antitumorale d’avanguardia, e domenica è stato ufficialmente dimesso dall’Hospital das Clínicas della Facoltà di Medicina dell’Università di San Paolo (USP). La notizia è stata diffusa da Radioagência Nacional.
Peregrino è uno dei pochi brasiliani ad aver beneficiato di questo trattamento innovativo, che comporta la rimozione e modifica delle cellule immunitarie – i linfociti T – per renderle più efficaci contro le cellule tumorali. Dopo essere state riprogrammate, queste cellule vengono reintrodotte nel corpo del paziente, in un processo che può durare fino a 60 giorni.
La terapia CAR-T: una rivoluzione costosa e limitata
La terapia CAR-T è stata introdotta inizialmente negli Stati Uniti e ha ottenuto l’approvazione della Food and Drug Administration nel 2017. Si è rivelata efficace in pazienti con tumori terminali, come il linfoma, la leucemia e il mieloma, ma il suo elevato costo – che può raggiungere centinaia di migliaia di dollari – e la disponibilità limitata ne limitano l’applicazione. Attualmente, è accessibile solo in paesi come Stati Uniti, Cina, Regno Unito e Australia.
In Brasile, la terapia cellulare CAR-T è disponibile per pochissimi pazienti. Per Peregrino, già affetto da un cancro alla prostata dal 2010 e successivamente da un linfoma non Hodgkin, questo trattamento rappresentava l’ultima speranza. Dopo anni di cure, inclusi 45 cicli di chemioterapia e un trapianto di midollo osseo, Peregrino ha visto il suo tumore scomparire completamente grazie alla terapia.
Un futuro incerto, ma speranzoso
Sebbene i risultati siano straordinari, il medico Vanderson Rocha, della Facoltà di Medicina dell’USP, ha sottolineato la necessità di monitorare la situazione di Peregrino, poiché la malattia potrebbe ripresentarsi nel tempo. Solo dopo cinque anni si potrà parlare di una possibile cura totale del cancro. Tuttavia, per Rocha, questa è già una vittoria: “Non c’era più alcun tipo di terapia per lui”.
Secondo i dati, il 60% dei pazienti brasiliani trattati con CAR-T ha registrato la scomparsa del cancro in appena 30 giorni, lasciando aperta la strada a un futuro dove anche altri pazienti possano beneficiare di questa tecnologia avanzata.