La recente scomparsa di Caterina Principe, nonna della deputata di Forza Italia Marta Fascina, ha suscitato il cordoglio dei figli di Silvio Berlusconi, che si sono uniti per offrire il loro affetto e sostegno a Marta in un momento di grande dolore. Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi hanno espresso la loro vicinanza con un necrologio pubblicato sul quotidiano Il Mattino, un gesto che sottolinea il legame stretto instaurato tra la famiglia Berlusconi e Marta Fascina, l’ultima compagna del leader di Forza Italia scomparso nel 2023.
Caterina Principe era la figura familiare che ha contribuito alla crescita e alla formazione della deputata, che ha origini calabresi ma è cresciuta a Portici. Qui, Fascina ha frequentato il liceo prima di trasferirsi a Roma per gli studi universitari presso l’Università La Sapienza. La vita familiare di Marta Fascina è stata caratterizzata dalla separazione dei genitori, Orazio Fascina e Angela Della Morte. Il padre, un ex cancelliere, le è stato vicino in ogni fase della sua vita, inclusi i momenti trascorsi ad Arcore, mentre la madre, ex insegnante, mantiene un profilo più riservato.
La famiglia di Marta include anche un fratello, Claudio, che lavora presso Mediaset, l’azienda di cui Silvio Berlusconi è stato a lungo proprietario. Recentemente, Claudio ha acquistato un’abitazione di 250 metri quadri a Milano 2, in un complesso immobiliare vendutogli dai figli di Berlusconi. Questo dettaglio testimonia un ulteriore legame tra le famiglie Fascina e Berlusconi, il cui rapporto sembra andare oltre le mere questioni pubbliche, manifestando una vicinanza anche nella sfera privata.
Questa perdita rappresenta per Marta Fascina un momento delicato, in cui la vicinanza e il supporto delle persone care risultano fondamentali. Il sostegno offerto dai figli di Berlusconi non solo segna il rispetto per la compagna del padre, ma anche l’affetto per una figura che ha vissuto gli ultimi anni della propria vita accanto al loro genitore, contribuendo al suo benessere e alla sua serenità.